ITL Brindisi e Lecce: A.L.T. Caporalato D.u.e. – Verifiche a tappeto nel settore ristorazione

Direzione interregionale del Sud (Napoli)
ITL Lecce
ITL Brindisi
Attività di vigilanza

Sotto la lente ispettiva le posizioni di 77 lavoratori, di cui 35 extra-UE

Pubblicazione: 15 Aprile 2025

Ultimo aggiornamento: 15 Aprile 2025

Nell’ambito del progetto A.L.T. Caporalato D.U.E., finanziato dal Fondo Nazionale Politiche Migratorie, l’ITL di Brindisi, unitamente all’ITL di Lecce, ha coordinato nella settimana dal 7 al 12 aprile 2025 un’operazione di vigilanza straordinaria di due giorni nel settore della ristorazione e alloggi nelle province di Brindisi e Lecce.

L’azione, condotta congiuntamente da Ispettori del Lavoro delle sedi di Brindisi e Lecce, Ispettori dell’INPS di Lecce e Tecnici della prevenzione dello Spesal (Servizio prevenzione sicurezza ambienti di lavoro) di Brindisi, ha visto il prezioso supporto dei mediatori dell’OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni - con particolare attenzione alla tutela dei lavoratori più vulnerabili, nel rispetto della dignità e dei diritti fondamentali della persona.

Nel corso dei controlli nel territorio di Brindisi sono state ispezionate 12 aziende tra ristoranti e alberghi. Le verifiche hanno riguardato 77 lavoratori, di cui 35 cittadini extra-UE. Sono state inoltre accertate 5 violazioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e 22 violazioni amministrative in materia di orario di lavoro, tracciabilità dei pagamenti delle retribuzioni e documentazione di lavoro obbligatoria.

Al termine dell’operazione, per una delle aziende verificate è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per irregolarità in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con contestazione di una sanzione amministrativa pari a 2.500.

Nell’ambito della medesima settimana di Task force, oltre all’attività ispettiva, si è svolta un’attività congiunta di sensibilizzazione e informazione presso gli alloggi comunali delle comunità di migranti presenti sul territorio di competenza, che ha visto la partecipazione attiva dei mediatori culturali OIM e di un funzionario dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Brindisi.


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