DIL Centro: Convegno sulla “Condizione delle donne lavoratrici in Umbria”
L'evento si è svolto il 20 marzo 2025 a Perugia
Pubblicazione: 21 Marzo 2025
Ultimo aggiornamento: 21 Marzo 2025
L’evento, promosso dalla Direzione Interregionale del Lavoro del Centro e dall'ITL di Perugia, unitamente alle Direzioni regionali di INPS e INAIL, ha contribuito a portare l’attenzione sui temi dell’inclusione e della tutela delle donne nel mondo produttivo della regione.
Dopo i saluti istituzionali di Letizia Michelini, Consigliera regionale dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, di Vittoria Ferdinandi, Sindaca di Perugia, e di Lorenzo Falistocco, Consigliere del Comune di Perugia, il Direttore della DIL Centro, Stefano Marconi, ha illustrato lo scopo dell’iniziativa, tesa a evidenziare i dati - rilevati in Umbria - dei fenomeni discriminatori e la dimensione delle irregolarità per mancato rispetto delle disposizioni poste a tutela anche della componente femminile della popolazione lavorativa.
Marconi, assieme al Direttore dell’Ispettorato di Perugia, Andrea Benedetti, ha sottolineato l’importanza della conciliazione quale strumento per favorire la regolarizzazione delle posizioni e per sostenere, al contempo, il processo di trasformazione e il necessario adeguamento anche culturale in tema di parità. Nell’intervento sono stati richiamati il ruolo e la collaborazione della Consiglierà di Parità, figura di raccordo a supporto delle istanze dei lavoratori rispetto alle aziende e alle Istituzioni.
I funzionari INL Eugenio Eranio Boccafurni, Marcello Cadavéro e Terenzio Jacopo hanno relazionato in merito alle principali inadempienze riguardo al divieto di discriminazione tra generi ed hanno offerto una panoramica giurisprudenziale, utile a cogliere le varie forme di discriminazione dirette e indirette, individuali o collettive, ancora presenti nel mondo produttivo. I tre funzionari hanno altresì illustrato la condizione delle lavoratrici che si vedono costrette a rassegnare le dimissioni dal proprio posto di lavoro per esigenze familiari (mentre, nel caso degli uomini, le dimissioni nei primi anni di vita del figlio sono motivate prevalentemente da esigenze di carriera). Si rileva tutto ciò nonostante la Regione Umbria si distingua per un numero di strutture di cura dei minori, da 0 a 2 anni, superiore alle media nazionale.
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