ITL Cosenza: contrasto al lavoro sommerso e irregolare
Per 5 imprese adottati i provvedimenti di sospensione
Pubblicazione: 05 Marzo 2025
Ultimo aggiornamento: 05 Marzo 2025
Nella settimana dal 24 febbraio al 2 marzo, l’Ispettorato territoriale del lavoro di Cosenza ha svolto attività ispettiva d’iniziativa volta al contrasto del lavoro sommerso e irregolare, dell’interposizione illecita della manodopera e a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
La vigilanza ha interessato i settori dei pubblici esercizi, del commercio, dell’agricoltura e dell’edilizia.
In particolare, nel corso dei controlli, in due bar e in un panificio è stata registrata la presenza di 3 lavoratori in nero in ciascuna attività. Tutte e tre le imprese sono state sospese e sono state applicate le maxi-sanzioni per il lavoro sommerso.
In una pizzeria, in cui sono stati trovati 2 lavoratori in nero su 4 presenti, si è proceduto a sospendere l’attività.
In un’azienda agricola sono stati intercettati 4 operai in nero su 4, tutti intenti ad effettuare lavori di potatura in condizioni di pericolo, dal momento che utilizzavano – in quota - attrezzatura meccanico-elettrica in assenza di formazione e informazione e privi di dispositivi di protezione individuale. L’attività d’impresa è stata sospesa e sono state adottate le maxi-sanzioni per il lavoro sommerso.
In un’altra azienda agricola è stato trovato un lavoratore straniero sprovvisto di documenti e già più volte allontanato dal territorio dello Stato, intento in lavori di potatura mediante l’utilizzo di attrezzatura meccanico-elettrica, in assenza di formazione e informazione e privo di dispositivi di protezione individuale. Trattandosi di lavoratore in nero, è stato adottato il provvedimento di maxi-sanzione. Per il titolare dell’azienda si è proceduto a comunicare alla competente Procura della Repubblica il reato di impiego di manodopera priva di permesso di soggiorno.
È stata, inoltre, accertata l’operatività di un’impresa edile sprovvista della patente a crediti; per tale ragione l’attività d’impresa è stata sospesa e l’impresa è stata allontanata dal cantiere e sanzionata. Nella circostanza, inoltre, sono state sanzionate anche la mancata formazione/informazione e la mancata effettuazione delle visite mediche di idoneità alla mansione dei lavoratori impiegati.
Altre due imprese, l’una appartenente al settore edile e l’altra a quello metalmeccanico, sono state coinvolte in una fattispecie di distacco illecito perpetratosi nei confronti di tre lavoratori.
Nel complesso, i provvedimenti adottati nel corso dell’attività di vigilanza passata in rassegna hanno comportato l’irrogazione di somme amministrative per lavoro nero pari a circa 32.000 euro e di somme aggiuntive relative ai provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale pari a 12.500 euro.