ITL Vibo Valentia: maxi-recupero contributivo dopo verifica congiunta con Fiamme Gialle e INPS
Nel settore grande distribuzione recuperati 730mila euro a favore di 87 lavoratori
Pubblicazione: 18 Dicembre 2024
Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre 2024
Nell’ambito dell’attività di contrasto agli illeciti economici-finanziari e al lavoro nero e irregolare e della pianificazione operativa dell’attività di vigilanza prevista dal D.M. 50/2024 che ha istituito una task force per l’attuazione del “Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso”, allo scopo di garantire un’azione coordinata ed efficace di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare prosegue l’attività congiunta delle fiamme gialle della Tenenza di Tropea unitamente al personale ispettivo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e all’I.N.P.S. di Vibo Valentia.
In esito alla verifica effettuata nei confronti di una società operante nel settore della grande distribuzione sono state rilevate importanti e reiterate violazioni in materia di sommerso da lavoro e legislazione sociale, compiute tra il 2020 e 2024 nei confronti di 87 lavoratori dipendenti, con l’omesso versamento di contributi previdenziali e fiscali per oltre 730 mila Euro.
Nello specifico, è emerso che quasi tutti i dipendenti venivano contrattualmente assunti con orari di lavoro part-time (a 16 – 20 ore settimanali), prestando lavoro effettivo con orari full –time o, in alcuni casi, part-time superiore a quello denunciato, talvolta senza il riconoscimento delle maggiorazioni retributive e contributive dovute per i superamenti di orario e in caso di lavoro domenicale.
Inoltre è emerso che molti dei questi lavoratori erano stati erroneamente inquadrati dal punti di vista contrattuale, con evidenti incongruenze tra le mansioni svolte e quelle previste nella declaratoria del loro CCNL.
Ulteriore illecito riguarda il sistematico nonché arbitrario inserimento nel Libro Unico del Lavoro, per la quasi totalità dei dipendenti, di assenze non retribuite, rispetto alle quali la società ispezionata ha operato indebite trattenute previdenziali ed assistenziali.
È stato altresì accertato che la stessa società ha beneficiato di diversi sgravi fiscali e contributivi, relativi alle agevolazioni concesse per l’occupazione in aree svantaggiate (cd Decontribuzione Sud), nonché al conguaglio esonero per assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato.
Tali agevolazioni - all’esito delle verifiche condotte in sinergia tra ITL, GDF e INPS - sono risultate “non dovute” e pertanto oggetto di recupero, stante l’assenza dei requisiti soggettivi, previsti dalle normative di settore, relativi al regolare adempimento degli obblighi contributivi, all’osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro e al rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro.
Poiché in sede di accesso ispettivo, presso il luogo di lavoro, sono state riscontrate importanti violazioni alle norme di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha emesso apposito provvedimento di sospensione dell’attività, ai sensi dell’art. 14, comma 1 del D.Lgs 81/2008 (Testo Unico Salute e sicurezza del lavoro).