ITL Asti-Alessandria: maxi-sanzione per l’occupazione in nero di 12 badanti
L’azienda che le inviava alle famiglie corrispondeva solo in parte le retribuzioni spettanti e non pagava i contributi
Pubblicazione: 16 Dicembre 2024
Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre 2024
L’Ispettorato Territoriale del lavoro di Asti – Alessandria ha concluso gli accertamenti ispettivi nei confronti di un’azienda che forniva servizi di assistenza domiciliare a persone anziane e disabili.
In esito all’accertamento è stata imputata alla medesima azienda la titolarità di 12 rapporti di lavoro per badanti occupate “in nero”.
Nonostante le famiglie pagassero in anticipo il compenso per il servizio reso dalle badanti fornite azienda, il titolare della stessa corrispondeva alle lavoratrici, quasi tutte cittadine straniere, solo una quota della retribuzione concordata e ometteva l’integrale pagamento dei contributi e premi, riuscendo in tal modo ad assicurarsi un notevole profitto.
La valutazione complessiva degli elementi acquisiti e l’analisi delle modalità fattuali di svolgimento del rapporto di lavoro delle badanti hanno portato a contestare alla ditta la maxi-sanzione per l’impiego di lavoratori irregolari, per un importo pari a 72mila euro, oltre ad un corposo recupero contributivo.