ITL Verona: il report della vigilanza degli ultimi 2 mesi
217 aziende controllate, 31 attività sospese, sanzioni per oltre 200 mila euro
Pubblicazione: 22 Novembre 2024
Ultimo aggiornamento: 22 Novembre 2024
L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Verona rende noti i risultati dell’attività di vigilanza che è iniziata a settembre e si è conclusa il 31 ottobre scorso e che ha interessato 217 aziende del territorio.
Questa, nel dettaglio, la mappa delle attività controllate: 46 del settore costruzioni, 80 della logistica e del commercio, 40 del manifatturiero, 18 dell’agricoltura e 33 di altri diversi settori.
All’esito degli accertamenti ispettivi, sono state accertate 152 violazioni, sono state adottate 31 sospensioni (13 per violazioni in materia di salute e sicurezza e 18 per lavoro nero, per un importo pari a 82.000 euro), sono state impartite 55 prescrizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e sono state contestate sanzioni per oltre 210 mila euro.
Le sospensioni delle attività sono così ripartite: 3 nel settore costruzioni, 3 nel manifatturiero, 6 nella logistica e commercio, 5 in agricoltura, 14 negli altri settori.
Questi gli illeciti in materia di salute e sicurezza più ricorrenti distribuiti nei diversi settori di attività:
edilizia: mancata verifica d’idoneità del POS (piano operativo di sicurezza) al PSC (piano di sicurezza e coordinamento) da parte del coordinatore per l’esecuzione dei lavori; mancata verifica, da parte del datore di lavoro dell’impresa affidataria, delle condizioni di sicurezza dei lavori affidati alle ditte esecutrici e dell’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento; POS redatto in assenza dei contenuti minimi previsti; mancanza di protezione sulle scale fisse in costruzione; ponteggio in allestimento privo di delimitazioni e segnaletica di avvertimento; mancata attuazione di procedure di uso e manutenzione atte a garantire nel tempo la permanenza del livello di sicurezza degli impianti elettrici di cantiere.
manifatturiero: mancata manutenzione delle attrezzature di lavoro, mancanza del registro dei controlli e assenza del libretto di uso e manutenzione; mancanza dei requisiti minimi di sicurezza di attrezzature di lavoro non marcate CE; mancanza di formazione per attrezzature di lavoro specifiche;
agricoltura: mancato aggiornamento delle misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi rilevanti; formazione in materia di sicurezza sul lavoro non assicurata da parte del datore di lavoro ai lavoratori; diverse violazioni inerenti i requisiti minimi di sicurezza degli ambienti di lavoro e delle attrezzature di lavoro;
logistica e commercio: mancata rispondenza ai requisiti di conformità previsti dal D.Lgs. 81/08 nell’ambito dei luoghi di lavoro.
In ogni settore sono stati riscontrati illeciti relativi alla formazione in materia di sicurezza sul lavoro, alla mancata visita medica preventiva/periodica dei lavoratori, alla mancata formazione e/o aggiornamento del datore di lavoro con funzioni di RSPP (responsabile servizio prevenzione e protezione), nonché alla mancanza di una corretta valutazione dei rischi e/o DVR (documento valutazione rischi) insufficiente e incompleto.