IAM Firenze: sospese aziende manufatturiere per lavoro nero e scarsa sicurezza
Un lavoratore su due era in nero, alcuni senza nemmeno il permesso di soggiorno
Pubblicazione: 08 Novembre 2024
Ultimo aggiornamento: 08 Novembre 2024
Prosegue l’attività di contrasto al lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori da parte degli ispettori del lavoro ordinari e tecnici dello IAM di Firenze.
In data 6 novembre a Campi Bisenzio verificate alcune aziende del settore manifatturiero gestite da cittadini di nazionalità cinese, che presentavano seri indici di irregolarità.
Dall’esame effettuato nell’immediatezza dell’accesso infatti, sono risultati occupati in nero 7 lavoratori presenti sui 14 complessivamente occupata, una percentuale dunque del 50%.
Di questi lavoratori, tutti cittadini extra-UE, 4 sono risultati privi di permesso di soggiorno, circostanza che ha reso necessario il loro affidamento alle locali stazioni dei Carabinieri per le procedure di identificazione.
I Datori di lavoro, responsabili dell’impiego dei lavoratori extracomunitari clandestini verranno deferiti alla competente Procura della Repubblica.
Nell’ambito delle medesime verifiche sono state altresì evidenziate diverse violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
In conseguenza della gravità delle violazioni accertate, le attività controllate sono state oggetto di provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per occupazione di lavoratori in nero e per gravi violazioni inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Per le violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, ed in conseguenza delle prescrizioni in materia di salute e sicurezza adottate, al momento le sanzioni accertate ammontano ad euro 36.000.