Contingente INL Sicilia: sospesi un bar e un forno nel messinese per lavoro nero e scarsa sicurezza
Prosegue l’attività di tutela dei lavoratori d
Pubblicazione: 11 Ottobre 2024
Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre 2024
Lavoro nero e scarsa sicurezza, prosegue l’attività
di tutela dei lavoratori da parte dei funzionari ispettivi del contingente Inl
Sicilia.
In data 10 ottobre in provincia di Messina gli ispettori del lavoro ha sospeso due attività, la prima per lavoro nero e la seconda per lavoro nero e mancata elaborazione del DVR (Documento di valutazione dei rischi).
Il primo accesso ispettivo, effettuato nell’ambito della campagna di vigilanza finalizzata al contrasto del lavoro sommerso (PNS) ha riguardato un’officina meccanica per riparazioni autoveicoli mai sottoposta ad accertamenti in passato.
Dai controlli effettuati in azienda, è risultato che 3 dei 9 lavoratori presenti erano occupati “in nero”, senza preventiva comunicazione di instaurazione di rapporto di lavoro e di conseguenza senza tutel normative e assicurative.
La seconda attività ispezionata è stata un panificio, in cui una lavoratrice era impiegata da un mese “in prova” come addetta alla vendita dei prodotti da forno senza aver firmato alcun contratto.
Il titolare del panificio non aveva inoltre provveduto ad effettuare la valutazione dei rischi ed a redigere il relativo documento.
Per l’impiego irregolare dei lavoratori occupati in nero, entrambe le attività sono state sospese e per il panificio è scattata anche la sospensione dell’attività per mancanza del DVR.
Le sanzioni amministrative contestate ammontano a 2.500 euro per la regolarizzazione dei dipendenti senza regolare contratto e a 2.500 euro per il ripristino delle condizioni di impiego in sicurezza, unitamente alla successiva irrogazione della “maxi-sanzione per lavoro nero” pari a 1950 euro per ciascun lavoratore occupato.