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ITL Salerno: Sfruttavano lavoratori irregolari: arrestati i gestori di una struttura ricettiva

Direzione interregionale del Sud (Napoli)
ITL Salerno
Comunicazioni istituzionali

Task Force A.L.T. Caporalato D.U.E.

Pubblicazione: 06 Agosto 2024

Ultimo aggiornamento: 06 Agosto 2024

Nel comune di Casal Velino nell’ultimo fine settimana gli ispettori del lavoro dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Salerno unitamente ai militari del NIL (Nucleo Ispettorato del lavoro) coadiuvati da militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno e da mediatori culturali dell’O.I.M., nell’ambito Task Force “A.L.T. Caporalato! D.U.E.” predisposta a livello nazionale e finalizzata al contrasto del fenomeno “Caporalato” e alla salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, hanno effettuato un controllo mirata in un noto Resort .

Nel corso della verifica venivano trovati intenti al lavoro 30 persone, tutte “in nero”, di cui 17 cittadini extracomunitari (Sri Lanka, India e Moldavia) privi di valido permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di titolo equipollente che all’esito degli accertamenti esperiti risultavano essere impiegati in manifeste condizioni di sfruttamento, costretti a dormire in locali di fortuna a loro adibiti, ricavati in un edificio in costruzione e già gravato da provvedimento di sequestro per abusi edilizi.

Venivano, inoltre, accertate in tutta la struttura ricettiva gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D. Lgs. 81/2008, che hanno dato luogo all’adozione di un contestuale provvedimento di prescrizione.

Essendo emersi gravi indizi di reità, nei confronti dei titolari della struttura ricettiva, il Pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, disponeva l‘arresto in flagranza di reato del Legale Rappresentante della società che gestisce la struttura e del socio, del lavoro, disponendone gli arresti domiciliari. Inoltre, veniva deferita in stato di libertà la Consulente del lavoro della società.

Nella circostanza, sono state contestate sanzioni amministrative per un importo di circa 41.000 euro e ammende per violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per un importo di circa 33.000 per un totale di circa 74.000 euro. Sono tutt’ora in corso ulteriori accertamenti.

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