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ITL Cuneo: Distacco transnazionale illecito, controllate 24 aziende di trasporti

Direzione interregionale del Nord (Milano)
ITL Cuneo
Attività di vigilanza

Le indagini in collaborazione con la Polizia stradale cuneese

Pubblicazione: 29 Luglio 2024

Ultimo aggiornamento: 29 Luglio 2024

l’Ispettorato del Lavoro di cuneo insieme alla Polizia di Stato hanno intensificato nel corso dell’ultimo anno i controlli alle aziende di autotrasporto operanti sul territorio nazionale al fine di verificare il rispetto delle normative a tutela della sicurezza stradale e dei lavoratori del settore.

In particolare, la verifica congiunta tra personale ispettivo dell’ITL di Cuneo e la Sezione Polizia Stradale di Cuneo presso una Società Cooperativa con sede in provincia ha accertato la sussistenza di 24 aziende di autotrasporti, tutte riconducibili alla medesima cooperativa.

Tra esse, 17 risultavano avere sede legale in Italia, 5 in Romania, 1 in Polonia, 1 in Bulgaria per un totale di 50 veicoli (35 italiani e 15 stranieri) e 64 autisti.

Dopo avere appurato tramite controlli incrociati sulle banche dati che le aziende con sede estera erano puramente fittizie - in quanto i titolari avevano residenza in Italia, operavano e organizzavano i viaggi dal territorio nazionale - le attività di controllo hanno poi riguardato la regolarità dei contratti di lavoro degli autisti, gli orari di lavoro, il rispetto dei tempi di guida e riposo e ovviamente il rispetto della normativa vigente in materia di distacco transnazionale.

L’Ispettorato del lavoro, in collaborazione altresì con le omologhe autorità straniere nell’ambito del sistema di interscambio delle informazioni denominato IMI, ha infatti accertato ipotesi di illiceità del distacco transnazionale per almeno 7 autisti, una fattispecie idonea a generare fenomeni di dumping e di concorrenza sleale sul mercato.

Le verifiche a cura della Sezione Polizia Stradale hanno poi portato a contestare 44 infrazioni al codice della strada tutte riferite alla violazione dell’art. 174 dello stesso in tema di mancato rispetto dei tempi di riposo, 27 delle quali nei confronti delle aziende estere.

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