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Contingente ispettori INL Sicilia: controlli nei lidi balneari di Ragusa

Attività di vigilanza

Sospese tre attività imprenditoriali per lavoratori irregolari sconosciuti alla P.A.

Pubblicazione: 27 Luglio 2024

Ultimo aggiornamento: 27 Luglio 2024

 Gli Ispettori del lavoro dell’INL del contingente Sicilia inviati in missione da Roma, nella giornata di ieri giovedì 25 luglio sono stati impegnati in una serie di servizi ispettivi che hanno riguardato i lidi balneari delle località marittime ragusane.

Le ispezioni, rese necessarie per la prevenzione del territorio in materia di sicurezza e lavoro, sono state eseguite dagli Ispettori dell’INL, in congiunta con Il NIL di Ragusa, i Carabinieri della stazione di Ispica e la Guardia Costiera- corpo della Capitaneria di Porto di Pozzallo.

Due gli Stabilimenti balneari sospesi nella zona marittima della città di Ispica per gravi violazioni in materia di lavoro. Nel corso dei controlli sono stati individuati quattro lavoratori in nero di cui uno senza regolare permesso di soggiorno ai fini lavorativi. Gli stessi risultavano adibiti come lavoratori subordinati, senza regolare assunzione, alla mansione di cameriere e a quella di assistenza ai bagnanti in violazione delle norme di tutela dei rapporti di lavoro e di legislazione sociale, nonché in materia di salute e sicurezza.

I Funzionari Ispettivi, pertanto, hanno dovuto adottare i provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali in quanto, il numero del personale occupato in nero è risultato in percentuale superiore al 10% del personale trovato presente durante l’accesso.

Sono state riscontrate, altresì,  violazioni in materia di salute e sicurezza, tra cui la mancata adozione di misure di prevenzione antincendio che hanno determinato a carico degli imprenditori ammende per oltre 13 mila euro e sanzioni amministrative per oltre 15 mila euro, in aggiunta alle sanzioni irrogate dalla Guardia Costiera.

Per proseguire nelle rispettive attività imprenditoriali, i titolari dei due stabilimenti balneari hanno, inoltre, dovuto regolarizzare la posizione occupazionale del personale.

Dalle percentuali di lavoro nero, riscontrato già da un anno nelle attività ispettive svolte dal contingente di Ragusa, risulta evidente come il lavoro sommerso rappresenti una piaga che attanaglia il territorio siciliano in diversi settori dell’economia.

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