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ITL Ravenna: Evasione contributiva, omessi riposi settimanali e mancata applicazione del CCNL

Direzione interregionale del Nord (Milano)
Attività di vigilanza

Le violazioni emerse dal controllo di una ditta in appalto nello scalo commerciale

Pubblicazione: 22 Luglio 2024

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2024

Venti  lavoratori irregolari, cui erano stati applicati istituti contrattuali al di fuori, sia del Contratto Collettivo Nazionale di categoria sia della Legge, violazioni che hanno consentito all’ azienda, datrice di lavoro, di evadere gli obbligatori contributi. Sono gli esiti dell’Ispettorato del Lavoro di Ravenna, al termine di approfondimenti volti a contrastare lo sfruttamento dei lavoratori anche attraverso il sistema, raffinato e quasi sistematico, della mancata applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di categoria con riguardo agli istituti contrattuali dei riposi e delle integrazioni salariali.

 Le verifiche ispettive hanno interessato un’azienda in appalto all’interno dell’area portuale di Ravenna, nel periodo del 2023 che, non applicando il Contratto Collettivo di riferimento, ometteva di versare le integrazioni salariali previste dal Contratto. Inoltre, da approfondimenti, gli ispettori hanno anche scoperto che un lavoratore a “chiamata” era stato occupato al di fuori dei limiti di Legge, superando le giornate consentite per quel tipo di contratto. 

Il meccanismo, così collaudato, consentiva all’impresa appaltatrice di abbattere gli oneri contribuitivi e di offrire tariffe più vantaggiose, alterando la libera concorrenza, oltre il mancato pagamento dei contributi ai lavoratori. La mancata osservanza delle regole del Contratto Collettivo di categoria e di Legge, consentiva all’impresa, anche, di utilizzare gli operai senza che questi beneficiassero delle obbligatorie giornate di riposo settimanale. A conclusione, sono state contestate sanzioni pari a 60 mila euro e sono stati recuperati contributi pari a 25 mila euro.

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