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INL: contrasto allo sfruttamento lavorativo e tutela delle vittime. Il modello italiano diventa una best practice da studiare

Comunicazioni istituzionali

Visita di studio di una delegazione della Repubblica Ceca

Pubblicazione: 24 Giugno 2024

Ultimo aggiornamento: 24 Giugno 2024

Nelle giornate tra l’8 e il 10 aprile, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL)ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno accolto una delegazione della Repubblica Ceca in una visita di studio dedicata all’approfondimento del modello di lavoro multi-agenzia attuato con il supporto dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).

Tale modello prevede l’impiego di mediatori culturali OIM a supporto dell’attività di vigilanza degli ispettori del lavoro su tutto il territorio nazionale, così come iniziative di formazione reciproca e attività congiunte di sensibilizzazione dei lavoratori migranti sui diritti e doveri conseguenti all'instaurazione del rapporto di lavoro.

La visita, organizzata nell’ambito del progetto A.L.T. Caporalato D.U.E., si è svolta tra Roma e Prato articolandosi in incontri formali, scambi con le realtà territoriali e la partecipazione della delegazione alle attività di vigilanza organizzate dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) di Prato-Pistoia.

In particolare, il primo giorno la delegazione ceca ha incontrato le Autorità italiane nella sede dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro a Roma, dove il Direttore generale, Paolo Pennesi, unitamente ai rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha illustrato la strategia italiana di contrasto allo sfruttamento lavorativo ed il Protocollo-quadro di collaborazione tra OIM e INL.

Stefania Congia – Direttore Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – ha sottolineato l’importanza della collaborazione inter-istituzionale per prevenire e contrastare il fenomeno, ed in particolare il modo in cui la contaminazione culturale degli ambienti porti a un accordo win-win: da un lato il mediatore culturale influenza l’operato degli ispettori del lavoro dal punto di vista dell’approccio linguistico-culturale, e dall’altro gli ispettori orientano e guidano i mediatori all’interno della legislazione sul lavoro.

A seguire, Orazio Parisi - referente dell’INL per i rapporti con OIM - ha ripercorso l’origine della collaborazione spiegando come “con i mediatori si è cambiato paradigma: dal pensare che l’ispezione fosse un momento di raccolta, al renderci conto che l’ispezione era solo il primo momento di semina della fiducia.

La seconda giornata di lavori si è aperta con una riunione nel Palazzo della Prefettura di Prato convocata dal nuovo Prefetto, Michela La Iacona. L’incontro ha messo insieme i principali stakeholder del territorio che, con diversi mandati e da diverse prospettive, collaborano per la prevenzione e repressione collettiva del fenomeno dello sfruttamento lavorativo nella provincia Pratese.

Durante il suo intervento, il Sostituto Procuratore della Repubblica, Laura Canovai, ha evidenziato come una vittima di sfruttamento lavorativo possa non essere consapevole di essere sfruttata, oppure non avere il coraggio di emergere da questa condizione. Affinché collaborino e fuoriescano da una condizione di sfruttamento, le vittime devono essere assistite e aiutate nella fase della richiesta di aiuto, e questo è un processo che deve essere consapevolmente metabolizzato dalla vittima. Questo tipo di collaborazioni istituzionali – ha proseguito il magistrato – ha portato a un aumento di consapevolezza, una coscienza nuova frutto di questa semina che fa in modo che la vittima percepisca il disvalore dovuto alla condizione di sfruttamento e si faccia avanti autonomamente.

Giovanni Abbate - coordinatore dei progetti di contrasto allo sfruttamento lavorativo dell’OIM - ha condiviso che “dal 2020 ad oggi sono circa 1.000 le vittime di sfruttamento lavorativo assistite nella denuncia e referral al sistema di tutela, un numero che dimostra che se adeguatamente informati e supportati, i lavoratori stranieri possono diventa protagonisti del proprio percorso di affrancamento con consapevolezza e responsabilità.

La study visit si è conclusa con la partecipazione della delegazione alle attività ispettive nel territorio pratese, concentrate principalmente sulle aziende tessili e manifatturiere. È stata questa l’occasione per osservare ‘sul campo’ il lavoro degli Ispettori del lavoro, le modalità operative della vigilanza, mettere a confronto la normativa sul lavoro e osservare il ruolo del mediatore culturale OIM.

Il Direttore dell’Ispettorato ceco, Martin Melecký, ha concluso la visita affermando: “Siamo venuti qui per studiare il modello italiano e la collaborazione tra ispettori e mediatori. Torniamo a casa pieni di stimoli e con una visione ampia di come si mette in atto concretamente una collaborazione inter-istituzionale in grado di contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e tutelare le vittime”.

Il modello multi-agenzia attuato in Italia sta avendo una forte risonanza in diversi Paesi Europei, interessati a conoscere nel dettaglio la metodologia di intervento ed osservarne concretamente le sfide operative ed i risultati, in termini di repressione, prevenzione e protezione delle vittime.

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