Brescia: controlli in un ristorante “travestito” da associazione sportiva
ITL e Gdf scoprono 7 lavoratori in nero: sospesa l'attività
Pubblicazione: 12 Febbraio 2024
Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio 2024
A Lonato del Garda (BS), nello scorso fine settimana, nell'ambito di un controllo congiunto eseguito dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dai funzionari dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Brescia, è stata individuata un'associazione sportiva dilettantistica che operava come un vero e proprio ristorante. Accertata la presenza di sette lavoratori “in nero”, è stata disposta l'immediata sospensione dell'attività imprenditoriale.
Il controllo, avviato a seguito di apposita analisi di rischio ed in sinergia tra i militari delle Fiamme Gialle e gli Ispettori del Lavoro, anche alla luce di un protocollo stipulato a livello centrale, ha portato ad inquadrare come attività d'impresa quella che apparentemente era un'associazione sportiva dilettantistica recentemente costituita per la promozione della danza e del ballo.
Le sette persone identificate a svolgere attività lavorativa quali cuochi, barman e camerieri, figuravano sulla carta come soci volontari. Gli accertamenti svolti sul posto, invece, hanno dimostrato che gli stessi altro non erano che lavoratori "in nero". Infatti, è stata acclarata l'assenza di tutti gli elementi caratteristici dell'associazione sportiva, in quanto l'A.S.D. sottoposta a controllo aveva quale unico scopo quello di gestire un vero e proprio ristorante.
Di conseguenza, è scattato il provvedimento di immediata sospensione dell'attività imprenditoriale con contestuale applicazione di una sanzione amministrativa pari a 5.000 euro, nonché l'obbligo per il datore di lavoro di assumere i lavoratori che fino a quel momento erano privi di qualsiasi tutela.
L'attività di controllo fiscale, tuttora in corso, sarà finalizzata a ricostruire il volume di affari dell'associazione. Dai primi riscontri risulta che il ristorante gestito dalla A.S.D., attivo da circa due mesi, riusciva ad ospitare fino a 100 clienti a serata, con incassi superiori anche a 3.000 euro.
La preziosa collaborazione tra la Guardia di Finanza e l'Ispettorato Nazionale del Lavoro, a salvaguardia dei lavoratori, ha consentito di impedire l'abusivo sfruttamento del regime fiscale delle associazioni sportive.
L'operazione ha avuto un concreto effetto di contrasto al lavoro nero e al cosiddetto sommerso di azienda, fenomeni questi che costituiscono un danno per l’intero sistema economico, anche perché indirettamente sottraggono risorse all’erario, minano gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e agevolano una competizione sleale a sfavore delle imprese sane.