ITL Vicenza: scoperta somministrazione fraudolenta tra società vicentina e ditte straniere
Dopo l’accertamento dell’Itl, dieci lavoratori sono stati assunti
Pubblicazione: 25 Settembre 2023
Ultimo aggiornamento: 25 Settembre 2023
Nei giorni scorsi, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza ha concluso un complesso accertamento effettuato congiuntamente con l’Agenzia delle Entrate e con il supporto dei mediatori linguistico-culturali del progetto “Common Ground” della Regione Veneto.
A conclusione delle verifiche è stato accertato che una società della provincia di Vicenza, operante nella lavorazione di materie plastiche e tappi, sin dal 2019 si è avvalsa del continuo utilizzo, mediante somministrazione/utilizzazione fraudolenta di personale, di lavoratori di ditte individuali straniere, attraverso la formalizzazione di illeciti contratti di appalto.
Tre le ditte che dal 2019 si sono succedute nei contratti, tutte con intestazione/titolarità diversa ma facenti capo ad un medesimo soggetto, che fungeva da intermediario con la società vicentina. Tutte operavano con il metodo “apri e chiudi”, attraverso il quale non risulta alcun tipo di versamento relativamente agli obblighi previdenziali/assicurativi.
Gli ispettori hanno peraltro rilevato l’utilizzo di personale che lavorava fino a 12 ore al giorno, dal lunedì al sabato, per retribuzioni mensili che si aggiravano intorno ai 700 euro.
Per le contestazioni relative alla somministrazione fraudolenta di manodopera, sono tate elevate sanzioni complessive per circa 92.000 euro, tutte pagate, oltre a recuperi previdenziali per circa 130.000 euro, regolarmente versati all’INPS.
I dieci lavoratori coinvolti, oltre ad essere stati direttamente assunti dalla società vicentina con effetto retroattivo, hanno percepito importi economici per differenze retributive per complessivi € 234.000, oltre ai recuperi previdenziali ed assicurativi.
Le ditte straniere hanno cessato definitivamente la propria attività.