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ITL Ascoli Piceno: Controlli sugli ingressi dei lavoratori extra-UE, verificate le posizioni di 56 dipendenti in 26 imprese di Ascoli e Fermo

IIL Nord-Est (Venezia)
ITL Ascoli Piceno
Attività di vigilanza

Oltre la metà dei casi non aveva i requisiti per accedere al decreto flussi, revocati numerosi nulla-osta all’ingresso con risvolti amministrativi e penali

Pubblicazione: 14 Luglio 2023

Ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2023

L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ascoli Piceno ha effettuato una serie di verifiche sia di natura ispettiva che di natura amministrativa nell’ambito delle procedure gestite dallo Sportello Unico per l’Immigrazione presso la Prefettura di Ascoli Piceno per l’ingresso di lavoratori extracomunitari per lavoro stagionale e non stagionale.

Al termine dei complessi accertamenti svolti in sinergia dal personale amministrativo dell’ITL, dagli ispettori del lavoro e dai militari del Nucleo Investigativo Carabinieri Tutela del Lavoro (NIL) dopo una attenta e puntuale attività di intelligence sono emerse significative irregolarità con violazioni di carattere amministrativo e penale.

Nei casi più gravi è emerso un vero e proprio sfruttamento della manodopera, nonché l’impiego di lavoratori “in nero” senza alcuna tutela di carattere previdenziale ed assicurativo, oltre a violazioni in materia di salute e sicurezza.

Tra le 26 ditte oggetto di verifica tra Ascoli e Fermo ben 15 erano prive dei requisiti per accedere alla procedura fissata dal decreto flussi, su 56 posizioni lavorative esaminate ben 36 non erano regolari, tra cui completamente “in nero”, con l’adozione di un provvedimento di sospensione e 3 denunce alla locale Procura della Repubblica.

A corollario delle indagini il NIL dell’ITL di Ascoli Piceno, di concerto con la Squadra Mobile della Questura di Ascoli Piceno, ha denunciato a piede libero tre cittadini di nazionalità bengalese. A loro carico, al vaglio della Magistratura le ipotesi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, sostituzione di persona e truffa ai danni dello stato.

È stata infine accertata - in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate - nei confronti di diversi datori di lavoro l’assenza dei requisiti reddituali necessari a garantire ai lavoratori un reddito sufficiente al proprio inserimento lavorativo nel nostro Paese e a sostenere gli oneri retributivi, contributivi e fiscali: di conseguenza lo Sportello Unico per l’Immigrazione ha provveduto alla revoca del nulla osta all’ingresso dei lavoratori extra comunitari per i quali era stata presentata la relativa istanza.

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