ITL Ravenna: lavoro nero, clandestino e poca sicurezza in cantiere edile
Gli ispettori sospendono un cantiere edile
Pubblicazione: 14 Febbraio 2023
Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio 2023
Nell'ambito delle verifiche sul rispetto delle sicurezza e di contrasto al lavoro nero gli ispettori del lavoro di Ravenna, in collaborazione con il personale della Polizia Locale hanno effettuato un controllo in un cantiere edile, riscontrando numerose irregolarità.
Al momento dell'accesso, gli ispettori notavano l'allontanamento improvviso e ingiustificato di due operai utilizzati nelle lavorazioni, che una volta ricondotti in cantiere risultavano essere di nazionalità extra comunitaria, entrambi "in nero", ovvero senza alcuna tutela normativa e assicurativa. Inoltre, uno di loro era privo di un valido permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
I due operai stranieri entrambi erano stati assunti da un artigiano edile, anch'egli di nazionalità extra UE, regolarmente iscritto alla Camera di commercio ma che non aveva provveduto ad aprire le posizioni INPS e INAIL per regolarizzare quantomeno l'operaio in possesso del permesso di soggiorno
Nel cantiere gli ispettori ravennati ravvisavano inoltre gravi violazioni del Testo Unico per la Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare riguardanti le condizioni del ponteggio metallico.
All'esito della verifica, il personale ispettivo dell'ITL di Ravenna disponeva la sospensione dell'attività imprenditoriale della ditta, sia per l'irregolare occupazione al 100% dei due manovali, ben oltre la soglia del 10% di lavoro nero sufficiente a far scattare il provvedimento cautelare, sia per le violazioni in materia di prevenzione e sicurezza.
A carico dell'artigiano sono state comminate sanzioni per un totale di 10 mila euro, e il trasgressore è stato deferito alla Autorità Giudiziaria per aver occupato il lavoratore straniero privo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro.