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ITL Ancona: sospese due aziende per lavoro nero e sicurezza

IIL Nord-Est (Venezia)
ITL Ancona
Attività di vigilanza

Controlli nel settore logistica e lavorazione del pescato

Pubblicazione: 14 Ottobre 2022

Ultimo aggiornamento: 25 Novembre 2022

Al termine di una mirata attività di intelligence, l'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ancona ha effettuato nei giorni scorsi due accertamenti ispettivi che hanno portato alla sospensione di due imprese, una a Jesi e l'altra ad Ancona.

A Jesi, nel corso di un'ispezione notturna in un'azienda del settore logistica, le ispettrici e gli ispettori hanno trovato, su 8 dipendenti occupati, 6 lavoratori totalmente irregolari.

Stante la percentuale di lavoratori "in nero", superiore al 70%, è stato adottato il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale.

Quale conseguenza del provvedimento, le attività lavorative sono state sospese fino a completa e totale regolarizzazione dei lavoratori completamente sprovvisti di tutela sia sul piano contrattuale che su quello contributivo e retributivo, ma anche per quanto attiene ai profili della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, con riferimento ai rischi generici e a quelli specifici legati alle mansioni affidate ai lavoratori.

Per la revoca del provvedimento, peraltro, oltre alla completa regolarizzazione, l'azienda deve procedere al pagamento di una somma aggiuntiva di 5.000 euro, essendo i lavoratori "in nero" in numero superiore a cinque.

Gli accertamenti proseguono per la verifica della piena regolarità dei rapporti di lavoro dei due dipendenti trovati regolarmente assunti, nonché per la verifica della regolarizzazione dei 6 lavoratori del tutto sconosciuti agli enti assicurativi e previdenziali che dovranno essere occupati con contratti di durata almeno pari a 90 giorni e dovranno ricevere il regolare trattamento retributivo e contributivo, previsto dalla legge.

All'esito degli accertamenti saranno notificati gli illeciti per le norme in materia di lavoro e di legislazione sociale, nonché di sicurezza sul lavoro che risulteranno violate, con irrogazione delle corrispondenti sanzioni.

Ad Ancona, in un'azienda dedita a lavorazioni di pulitura e di preparazione del pescato per la distribuzione e la vendita, occupante 10 lavoratori, le ispettrici e gli ispettori del lavoro, assieme ai funzionari ispettivi della Direzione provinciale dell'INPS, hanno accertato la mancata attuazione della valutazione dei rischi e la conseguente mancanza della nomina del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione.

A fronte di tali gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, l'Ispettorato ha adottato il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale, ordinando l'immediata cessazione delle attività lavorative fino a completa regolarizzazione e all'effettivo ripristino della sicurezza delle condizioni di lavoro.

Per la revoca del provvedimento di sospensione, oltre alla completa regolarizzazione, l'azienda deve procedere al pagamento a titolo di somma aggiuntiva di 2.500 euro per la mancata elaborazione del DVR e di 3.000 euro per la mancata costituzione del Servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile.

Proseguono ora gli accertamenti per la regolarità dei rapporti di lavoro dei dipendenti trovati intenti al lavoro, sia sotto il profilo retributivo che contributivo che sul piano contrattuale, in quanto gran parte dei lavoratori risultava occupata con contratto di lavoro intermittente (lavoro a chiamata), che la legge vieta di attivare in mancanza di una preventiva valutazione dei rischi in tema di salute e sicurezza sul lavoro.

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