ITL Grosseto: Sospeso un B&B con il 100% di lavoro nero
Tra i lavoratori irregolari anche un percettore del reddito di cittadinanza
Pubblicazione: 05 Ottobre 2022
Ultimo aggiornamento: 07 Febbraio 2023
Nell'ambito di una verifica mirata nel settore turismo e pubblici esercizi gli ispettori del lavoro di Grosseto, unitamente a personale ispettivo INPS e INAIL, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) hanno accertato che un Bed & Breakfast localizzato nella zona nord della provincia occupava personale totalmente in nero.
La struttura ricettiva - che dispone dei servizi di pulizia principali, nonché di una piscina ad uso dei clienti - al momento del controllo era in piena attività ed al suo interno c'erano numerosi ospiti che soggiornavano nel complesso.
Il tutto era condotto materialmente da quattro persone, due uomini e due donne, che si occupavano dei servizi di reception, pulizia e sistemazione delle unità abitative nonché delle aree esterne, cura del verde e attività complementari; di questi, nessuno aveva un regolare contratto, per cui ispettori e Carabinieri hanno preso atto che la struttura era per intero affidata al lavoro di dipendenti assunti in nero e si è proceduto alla sospensione dell'attività.
Rispetto alla sicurezza sul lavoro, inoltre, l'ispezione ha fatto emergere come non fosse stato individuato alcun responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), né elaborato il documento principale che determina le procedure di sicurezza relative all'attività lavorativa, ovvero il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Le verifiche sulle banche dati hanno appurato che la gestione dell'attività ricade formalmente su una società, con sede fuori provincia, il cui legale rappresentante è stato pertanto sanzionato sia per le mancanze rilevate sotto l'aspetto della sicurezza, sia per aver impiegato in nero 4 lavoratori su 4, ovvero il 100% del totale dei lavoratori presenti al momento del controllo, di cui uno è risultato percettore di reddito di cittadinanza, con conseguente provvedimento di revoca del beneficio da parte dell'INPS e attivazione delle procedure per il recupero di quanto eventualmente percepito senza titolo.
A fronte delle violazioni rilevate l'ammontare delle sanzioni è di circa 4000 euro, oltre alle ulteriori sanzioni in corso di elaborazione, che ammonteranno ad almeno 12.000 euro.