ITL L’Aquila: lotta al caporalato con Polizia e OIM
Agricoltura, 17 lavoratori in nero in 7 aziende sottoposte a verifica
Pubblicazione: 20 Settembre 2022
Ultimo aggiornamento: 29 Novembre 2022
A seguito di complesse attività di indagine, ispettori dell'ITL di L'Aquila, in collaborazione con personale dell'Ufficio Immigrazione della Questura e con il supporto dei mediatori dell'OIM, nelle scorse settimane hanno sottoposto a verifica 7 aziende operanti nei comuni della provincia nel settore dell'agricoltura.
Nel corso dei controlli, effettuati nell'ambito dell'attività straordinaria finalizzata al contrasto dello sfruttamento lavorativo e del caporalato, sono state verificate 21 posizioni lavorative di cittadini extracomunitari, prevalentemente di nazionalità marocchina.
All'esito degli accertamenti, 17 lavoratori sono risultati in nero; tra questi, anche un minore in età non collocabile e 14 lavoratori privi di regolare permesso di soggiorno. Tutti erano sottoposti a ritmi massacranti di lavoro e pagati con pochi euro, in palese difformità rispetto ai livelli di retribuzione garantiti dai CCNL di settore.
I titolari delle aziende ispezionate sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per i reati di cui all'art. 22 TUI e 603 c.p. Sono state inoltre accertate violazioni della normativa in materia di sicurezza (D. Lgs. 81/2008) in quanto nessuna azienda aveva elaborato il documento di valutazione dei rischi, i lavoratori erano sprovvisti dei dispositivi di protezione individuale, non avevano ricevuto alcuna formazione specifica e non erano stati sottoposti a visita medica.
Pertanto, sono stati emessi7 provvedimenti di sospensione dell'attività, solo in parte revocati.
In favore dei lavoratori vittime di sfruttamento sono stati attivati gli strumenti di tutela e protezione previsti dalla normativa vigente.
Le attività di indagine sono ancora in corso.