ITL Prato-Pistoia: irregolare il 98% delle imprese controllate
Per l'occupazione di 139 lavoratori in nero emessi 44 provvedimenti di sospensione
Pubblicazione: 02 Settembre 2022
Ultimo aggiornamento: 30 Novembre 2022
Nessuna flessione nel contrasto allo sfruttamento dei lavoratori
Nessuna flessione dell'attività di contrasto al lavoro nero, al caporalato e alla mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro, anche se i numeri che emergono dalle statistiche destano forti preoccupazioni: nel periodo febbraio – luglio i controlli nel pratese hanno evidenziato un tasso di irregolarità delle aziende pari al 98%: su 59 imprese ispezionate, 58 presentavano profili di irregolarità.
Su 340 lavoratori occupati, 139 (il 41%) sono risultati in nero, ovvero senza alcuna tutela normativa ed economica. Un dato davvero critico, che ha comportato l'adozione di 44 provvedimenti di sospensione di altrettante attività d'impresa, pari all'83% del totale. Tra i lavoratori in nero, 13 sono risultati oggetti di vero e proprio sfruttamento, con risvolti penali a carico dei datori di lavoro al vaglio dell'Autorità Giudiziaria.
Nel periodo giugno- luglio sono state svolte specifiche verifiche nel particolare settore agricolo degli "orti cinesi", ovvero in serra, che hanno accertato l'impiego di lavoratori clandestini, in nero, irregolari, anche di nazionalità pachistana, cingalese, nord africana, gestite e condotte da cittadini cinesi.
All'esito di questi accertamenti - svolti insieme ad ASL e Carabinieri Forestali – sono emersi in alcuni casi attività di sfruttamento della manodopera clandestina con rilevanti profili penali, ma anche gravi rischi biologici e per la salute pubblica inerenti a produzioni ortofrutticole con sementi non tracciati e uso di prodotti illegali fitosanitari.
Con la campagna "Alt Caporalato!" si sono svolte con particolare intensità e dispiego di ispettori provenienti anche da altre regioni due settimane di interventi con ispezioni in aziende dal 4 al 15 luglio, con il prezioso ausilio dei mediatori culturali dell'O.I.M.
Numerose realtà produttive, per i profili di lavoro nero e per gravi carenze di sicurezza, sono state destinatarie di provvedimenti di sospensione immediata dell'attività, revocate solo a fronte di avvenuta e comprovata regolarizzazione.
Anche in agosto l'Ispettorato del lavoro di Prato e Pistoia ha continuato l'attività di monitoraggio e verifica, in collaborazione con Inps, Inail e Asl operando spesso in orari serali e notturni per un azione più incisiva nei confronti degli odiosi fenomeni di sfruttamento del lavoro, con verifiche effettuate nelle giornate del 4, 6, 10, 11, 17 e 26 agosto.
Parallelamente, i militari del NIL (Nucleo Tutela del lavoro ) unitamente ai Carabinieri delle Stazioni territoriali insieme ad ispettori civili hanno programmato una serie di ispezioni nei giorni del week end di ferragosto.
Per consentire una sempre migliore efficacia delle attività di prevenzione e controllo in materia di sicurezza, si attendono gli imminenti esiti delle procedure concorsuali, che aumenteranno sensibilmente gli organici delle ITL di Prato e Pistoia: tra ispettori e funzionari a Pistoia si passa da 11 a 17 unità (+65%), a Prato da 14 a 26 unità (+85%), complessivamente gli ispettori tecnici dovrebbero passare dalle 2 alle 21 unità previste nelle dotazioni organiche.
In totale, tra i due uffici, la forza ispettiva ordinaria e tecnica raddoppia, passando da 23 a 50 ispettori.
Si allega un Report delle task force effettuate nel territorio della Provincia di Prato in questa prima parte dell'anno 2022 dopo il critico periodo pandemico.