Progetto Su.Pr.Eme. Lotta al caporalato nel leccese
Ispezionate 43 aziende: 35 erano irregolari
Pubblicazione: 21 Luglio 2022
Ultimo aggiornamento: 09 Febbraio 2023
L'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Lecce ha coordinato, nell'ambito del progetto multi-agenzia SU.PR.EME, una task force composta da personale proveniente dagli Ispettorati di Brindisi e Cosenza, da mediatori culturali dell'OIM, dai Carabinieri del NIL di Lecce, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce e dai Tecnici della Prevenzione dello Spesal di Lecce (Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro - Area Nord e Area Sud).
L'attività di vigilanza straordinaria, svolta nell'arco di 2 settimane (dal 20 giugno 2022 al 3 luglio 2022) ha riscontrato la presenza di ben 35 aziende non a norma con la vigente normativa in materia di rapporti di lavoro e legislazione sociale.
I siti ispezionati hanno riguardato prevalentemente "colture a pieno campo", tra cui campi di piantagione di angurie, lavorazioni di sfrondatura di vigneti, raccolta di vari ortaggi, nonché aziende zootecniche e agrituristiche.
Nel corso degli accertamenti sono state controllate le posizioni lavorative di 176 lavoratori, di cui 56 provenienti da Paesi extra-UE, riscontrando, in particolare, violazioni in materia di orario di lavoro e di sicurezza nei luoghi di lavoro riferite a 70 lavoratori.
E' stata, inoltre, riscontrata la irregolare presenza sul territorio italiano di un lavoratore albanese con le conseguente adozione dei prescritti provvedimenti di legge.
Oltre alle descritte sanzioni, nel corso degli accessi ispettivi sono stati emanati 3 provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale nei confronti di altrettante aziende per la presenza accertata di 8 lavoratori completamente "in nero".