COMUNICATO STAMPA

Convegno ELA sul lavoro di piattaforma

Giordano: "Serve una piattaforma europea di contrasto al sommerso"

Il Direttore generale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano, ha partecipato oggi all'evento "Aspetti transazionali del lavoro di piattaforma", organizzato nella Sala Capitolare del Senato dall'Italia e dall'ELA (Autorità Europea del Lavoro) con la Spagna.

"L'accelerazione digitale a seguito della pandemia ha diversi profili –ha dichiarato Giordano -. Uno è di tipo microeconomico, perché ha cambiato il lavoro e le imprese: il lavoratore ha più opportunità in tema di autonomia e flessibilità, ma è divenuto fungibile per i lavori generici. Inoltre, la digitalizzazione ha comportato una perdita di identità e, di conseguenza, di potere contrattuale del lavoratore. Anche per l'impresa si sono registrati dei cambiamenti: basti pensare alla ripartizione del rischio, che viene spostato sul lavoratore. A livello macroeconomico, l'accelerazione digitale ha cambiato lo sviluppo economico, tant'è che gli economisti sostengono che non dovremmo più valutare il PIL ma il reddito nazionale, che include pure i compensi percepiti o versati all'estero. Infine, oltre ad assistere a una diversa suddivisione del rischio, a una diversa distribuzione della ricchezza, a una diversa formazione del reddito, a un diverso modello di sviluppo, la digitalizzazione ci pone di fronte al problema della certezza del diritto e del contenzioso giudiziario nei Paesi europei: la mancanza di certezza del diritto e il contenzioso non aiutano né le imprese né i lavoratori".

"Con la proposta di Direttiva europea sul lavoro digitale -ha ricordato il direttore INL - si delinea un importante passaggio verso un'Europa sociale, che non è la sommatoria di vari modelli di Stato sociale, è molto di più. L'obiettivo è evitare la tutela frazionata dei lavoratori nei singoli Stati e favorire il dialogo sociale".

Quanto al ruolo di ELA, secondo Giordano "bisogna rafforzarlo, per adeguarsi ad un mondo dove non è più il lavoratore a spostarsi, ma il contratto. Occorre anche favorire la circolazione delle informazioni attraverso una piattaforma europea di contrasto al sommerso, sul modello del PNS, il Portale nazionale del sommerso".

"Ho sentito un imprenditore italiano- ha concluso il direttore dell'Ispettorato - che ha dichiarato di avere spostato la propria attività dall'Italia alla Romania, dalla Romania all'Ucraina, dall'Ucraina al Bangladesh, a suo dire 'per inseguire la povertà'. Ecco, noi abbiamo il dovere di inseguire, anzi di precedere chi insegue la povertà".