Comunicato stampa: Lecce, vigilanza straordinaria
Task-force per la lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo. Lecce, vigilanza straordinaria. Ispezionate 31 aziende: 23 erano irregolari
Pubblicazione: 21 Aprile 2022
Ultimo aggiornamento: 08 Febbraio 2023
Task-force per la lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo. Ispezionate 31 aziende: 23 erano irregolari
Nell'ambito del progetto multi-agenzia SU.PR.EME., finanziato dalla Commissione Europea- fondo FAMI 2014/2020- e coordinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nella provincia di Lecce è stata eseguita un'operazione condotta da una task force composta da personale degli Ispettorati Territoriali del Lavoro di Lecce- nel ruolo di Ufficio coordinatore –e di Brindisi, assieme al personale ispettivo dello Spesal Nord e Spesal Sud della locale ASL, ai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce, e con la partecipazione dei mediatori culturali messi a disposizione dall'OIM e il supporto logistico dei vari Comandi Stazione dei Carabinieri sul territorio.
L'attività di vigilanza straordinaria, svolta nell'arco di due settimane, ha interessato buona parte del territorio della provincia leccese ed ha riguardato 31 aziende – campi di piantagione di angurie, terreni sui quali insistevano lavorazioni di potatura secca, aziende zootecniche - delle quali 23 non sono risultate in regola con la vigente normativa in materia di rapporti di lavoro e legislazione sociale.
Nel corso degli accertamenti sono state controllate le posizioni lavorative di 106 lavoratori, dei quali 23 provenienti da Paesi extra-UE, e in 67 casi sono state riscontrate violazioni in materia di orario di lavoro e di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Cinque i provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale adottati nei confronti di altrettante aziende per la presenza accertata di 10 lavoratori completamente "in nero".
Inoltre, sono stati individuati 6 lavoratori vittime di sfruttamento lavorativo (5 provenienti da Paesi extra-UE e un italiano) e per tale motivo è scattata una denuncia all'Autorità Giudiziaria.
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