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Comunicato stampa: Firenze, vigilanza straordinaria nelle aziende

Attività di vigilanza

Task-force per la lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo. Firenze, vigilanza straordinaria nelle aziende. Sospese dieci attività

Pubblicazione: 21 Aprile 2022

Ultimo aggiornamento: 08 Febbraio 2023

Task-force per la lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo. Sospese dieci attività

Ha avuto luogo nel territorio di Firenze una fase di svolgimento del progetto di contrasto allo sfruttamento del lavoro ed al caporalato denominata "Alt Caporalato".

Nel corso di due settimane, una task force composta da funzionari ispettivi dell'Ispettorato del Lavoro di Firenze – in qualità di Ufficio coordinatore - Roma, Brindisi, Lecce, Avellino e Cagliari, oltre che da personale del Nucleo Carabinieri, dell'INPS, dell'INAIL e dell'ASL, coadiuvati dai mediatori culturali messi a disposizione dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, ha svolto una vigilanza straordinaria nel settore manifatturiero nei comuni di Scandicci, Empoli, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano.

I controlli hanno interessato complessivamente 14 imprese. Nel corso degli accertamenti sono state controllate le posizioni lavorative di 170 lavoratori: 4 cittadini italiani, un cittadino comunitario e 165 provenienti da Paesi extra-UE, in prevalenza Cina, Pakistan, Senegal e Bangladesh.

Già nell'attuale fase di svolgimento delle verifiche sono state riscontrate violazioni sia in materia di sicurezza del lavoro, sia in materia di corretto svolgimento del rapporto di lavoro per almeno 79 dipendenti. Gli accertamenti sono tuttora in corso di definizione.

Sono stati adottati 10 provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale nei confronti di altrettante aziende che impiegavano 31 lavoratori a nero; in un caso, la sospensione è stata adottata perché, su 9 lavoratori presenti, 8 erano "in nero".

In un'ulteriore azienda è stato trovato anche un lavoratore minorenne "in nero".

In esito all'attività, sono state complessivamente elevate sanzioni amministrative per un ammontare pari a 140.000 euro.

Le altre tipologie di violazioni riscontrate hanno riguardato la violazione della normativa in materia di orario di lavoro e la irregolare copertura previdenziale e contributiva rispetto all'effettivo svolgimento del rapporto di lavoro.

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