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ITL Ravenna: finte trasferte e rimborsi-viaggi fittizi

IIL Nord-Est (Venezia)
ITL Ravenna-Forlì-Cesena
Attività di vigilanza

INL scopre evasione previdenziale da 4 milioni e mezzo di euro

Pubblicazione: 28 Marzo 2022

Ultimo aggiornamento: 09 Febbraio 2023

Rimborsi per viaggi mai effettuati e finte trasferte, con un'evasione previdenziale pari a 4 milioni e mezzo di euro. Sono gli esiti di una complessa indagine che ha visto operare, in sinergia, l'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ravenna ed il personale di Vigilanza Inps di Ravenna.

Gli accertamenti - che hanno interessato il periodo previdenziale dal 2018 al 2021, oltre 300 lavoratori ed un gruppo di imprese (con sedi legali extra provincia) operanti nel settore metalmeccanico - hanno consentito di rilevare sistematiche registrazioni, nelle buste paghe, di voci economiche esenti dalla contribuzione, quali trasferte e rimborsi chilometrici.

A seguito di articolate verifiche, gli ispettori hanno scoperto, raffrontando i documenti aziendali con le buste paghe, che gli operai non avevano mai eseguito trasferte e che i lavoratori non avevano mai adoperato la propria autovettura per viaggi di lavoro: nei fatti, la quasi totalità della forza lavoro delle aziende era occupata presso vari cantieri nella città di Ravenna.

L'attività investigativa ha inoltre permesso di accertare che alcuni dei documenti che dovevano giustificare le trasferte o i rimborsi chilometrici venivano compilati successivamente e all'insaputa degli operai e che, in altri casi, venivano apposte firme non riconosciute dagli stessi lavoratori.

E' stato infine appurato che, nei rari casi di autentici viaggi di lavoro, i rimborsi non venivano calcolati a norma di legge.

Si è scoperto, infatti, che le indennità di trasferta e quelle chilometriche mascheravano maggiori retribuzioni per accordi tra il datore di lavoro ed i singoli lavoratori, e che le indennità esenti da contribuzione servivano ad occultare le retribuzioni per ore di lavoro ordinario e straordinario, determinando il meccanismo della cosiddetta "paga globale", ma in frode ai contratti collettivi ed alle leggi in materia previdenziale.

All'esito dell'indagine sono state applicate le sanzioni di legge.


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