Seguici su

ITL Ravenna-Forlì-Cesena: denunciato imprenditore

IIL Nord-Est (Venezia)
ITL Ravenna-Forlì-Cesena
Attività di vigilanza

Il datore di lavore voleva occultare un infortunio sul lavoro offrendo un compenso all'operaio

Pubblicazione: 15 Marzo 2022

Ultimo aggiornamento: 09 Febbraio 2023

Infortunio sul lavoro, occupazione di manodopera clandestina, gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro: è quanto hanno accertato gli ispettori del lavoro di Ravenna nell'ambito di un controllo in un cantiere edile nella provincia ravennate.

Le verifiche sono state avviate a seguito di una telefonata anonima che segnalava l'infortunio di un cittadino extra-Ue all'interno di un capannone industriale: gli ispettori nel corso delle attività di indagine hanno constatato che il datore di lavoro (anch'esso non europeo) aveva cercato di occultare l'infortunio anche mediante l'offerta di un compenso economico al lavoratore per non fargli denunciare il sinistro nel cantiere.

Dai rilievi investigativi gli ispettori hanno scoperto che il datore di lavoro aveva occupato - per eseguire lavori di coibentazione del tetto del capannone - altri cittadini extra-Ue, tutti privi del permesso di soggiorno.

Dai riscontri è anche emerso che il datore di lavoro aveva tentato di alterare la documentazione di cantiere, facendo risultare, al posto degli operai clandestini e dell'operaio infortunato, altri operai da lui invece regolarmente assunti.

Inoltre, sono state accertate gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare l'assenza dei parapetti sui solai, la mancanza della formazione ed addestramento dei lavoratori, tutte carenze sfociate nell'infortunio, per fortuna non mortale, dell'operaio in nero.

A conclusione delle attività ispettive sono state notificate al Datore di lavoro sanzioni in materia di sicurezza per un importo complessivo di 18.000 euro, oltre alla cosiddetta "maxi-sanzione" per lavoro nero e per l'occupazione di manodopera clandestina per un totale di euro 22.000 ed il trasgressore è stato deferito alla Procura della Repubblica di Ravenna per il reato di occupazione di manodopera clandestina.


In evidenza dalle Sedi