ITL Prato-Pistoia: 53 clandestini in maxi-operazione
Il blitz interforze coordinato dalla Prefettura
Pubblicazione: 11 Marzo 2022
Ultimo aggiornamento: 09 Febbraio 2023
Ispettori del lavoro di Prato-Pistoia in prima linea nell'ambito di una maxi-operazione coordinata dalla locale Prefettura insieme ai Carabinieri del Nucleo Tutela del Lavoro ed ai colleghi del Comando provinciale oltre a Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Inps, Inail, Asl e Polizia municipale di Montemurlo, con la preziosa collaborazione di interpreti traduttori di lingua cinese.
La maxi-operazione, iniziata di buon mattina e durata 12 ore, è stata effettuata in un'area manifatturiera di 15.000 metri quadrati di proprietà di un imprenditore italiano, all'interno della quale erano operative una quindicina di ditte manifatturiere cinesi di confezioni tessili del tutto sconosciute al fisco e agli enti previdenziali.
I luoghi di lavoro all'interno dei capannoni – sprovvisti di qualsiasi autorizzazione edilizia - erano stati adattati anche a dormitori, addirittura 100 i "loculi" contati dagli investigatori, con evidenti carenze non solo in ambito lavoristico ma anche in materia igienico-sanitaria e di prevenzione incendi.
Nel corso dell'accesso sono stati individuati ben 53 lavoratori di nazionalità cinese sprovvisti di permesso di soggiorno, oltre che, di conseguenza, di qualsiasi copertura contrattuale e senza alcuna tutela in materia di sicurezza.
Rispetto ai provvedimenti adottati dagli Ispettori dell'ITL si segnala l'emissione di 5 provvedimenti di sospensione ad altrettanti datori di lavoro, di cui 3 per lavoro nero e 2 in materia di sicurezza per gravi inadempimenti, per un importo complessivo di circa 70.000 euro di sanzioni amministrative.
Ulteriori verifiche sono in corso, al fine di individuare tutte le ditte e tutti i lavoratori impiegati a vario titolo nel plesso produttivo, tra cui un esiguo numero che è riuscito ad allontanarsi senza essere identificato, malgrado le cautele adottate dagli investigatori.