ITL Prato-Pistoia: lavoro nero e sicurezza nel week-end
I controlli insieme a Asl, INPS, INAIL e Polizia di stato
Pubblicazione: 07 Febbraio 2022
Ultimo aggiornamento: 09 Febbraio 2023
Lavoro nero e scarsa sicurezza, pesante bilancio dei controlli effettuati nel week-end dall'Ispettorato Territoriale del lavoro di Prato-Pistoia, in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione ASL, INPS, INAIL e Polizia di Stato: a Montecatini Terme scoperta un'attività abusiva di produzione confezioni, gestita da un cittadino cinese in pieno centro cittadino, con impiego di connazionali in nero e sprovvisti di permesso di soggiorno.
La provincia di Pistoia evidenzia una crescente incidenza di fenomeni di irregolarità dovuti alla contiguità al distretto tessile manifatturiero pratese da cui molto spesso provengono non solo la manodopera straniera ma le stesse commesse di lavoro riconducibili. Di qui l'impegno degli organi di vigilanza nel contrasto di odiosi fenomeni di sfruttamento e scarsa tutela dei lavoratori, avendo riguardo anche alla filiera di alcune tipologie di appalti che alimentano, nel segmento manifatturiero locale, il dumping sociale e lo sfruttamento del personale.
Gli ispettori del lavoro hanno adottato nell'immediatezza del sopralluogo il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale, per l'impiego di lavoratori in nero, notificando al datore di lavoro sanzioni amministrative per oltre 10.000 euro. Quest'ultimo, inoltre, oltre che per l'occupazione di migranti clandestini dovrà rispondere all'Autorità Giudiziaria dell'inosservanza di norme del testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sempre nell'ambito della stessa operazione si è svolta nella notte fra il 3 e il 4 febbraio a Montecatini Terme un'ulteriore attività di vigilanza nei confronti di un locale di pubblico spettacolo che, violando la normativa emergenziale anti-Covid apriva al pubblico la propria discoteca malgrado il divieto vigente fino al prossimo 10 febbraio.
Gli ispettori hanno accertato che l'azienda si avvaleva, nell'ambito della gestione, di personale prevalentemente in nero, in quanto ben 9 sugli 11 complessivamente occupati erano sprovvisti di qualsiasi contratto lavorativo malgrado prestassero servizio nell'ambito della serata danzante.
La percentuale dell'81% di lavoratori irregolari (ben superiore alla soglia del 10% prevista dalla legge) ha comportato nell'immediato l'adozione del provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale; al contempo la Polizia di Stato ha, per gli aspetti di competenza, disposto la chiusura della discoteca con deferimento all'Autorità Giudiziaria dei responsabili.
Fra le qualifiche accertate come irregolari vi è quella dello stesso responsabile organizzativo nonché varie altre figure professionali quali camerieri di sala, generici delle cucine, addetti al bar, alla reception, alla vigilanza etc. Al termine degli accertamenti saranno contestati illeciti penali ed amministrativi con sanzioni superiori ai 30.000 euro.