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ITL Milano: gravi minacce contro due ispettrici

Attività di vigilanza
Comunicazioni istituzionali

Giordano: “La violenza non ci intimorisce. Denunciamo e andiamo avanti”

Pubblicazione: 07 Febbraio 2022

Ultimo aggiornamento: 21 Marzo 2023

L'Ispettorato Nazionale del Lavoro esprime una forte condanna nei confronti del grave gesto intimidatorio compiuto nei giorni scorsi contro due ispettrici in servizio all'Ispettorato territoriale di Milano.

I fatti, accaduti durante un accesso, hanno avuto come protagonista l'amministratore di una società di guardiania - che ha sede in provincia di Milano - che ha impedito l'ingresso in azienda alle ispettrici e ha rivolto loro pesanti e ripetute minacce.

Appresa la notizia, il direttore dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano, si è subito recato nella sede dell'ITL di Milano, dove ha incontrato le due dipendenti minacciate e il personale in servizio, ha espresso loro la vicinanza dell'Istituto ed ha chiesto una dettagliata relazione sui fatti, allo scopo di presentare una denuncia all'autorità giudiziaria.

Di seguito, ispettori del lavoro e carabinieri del NIL in servizio all'ITL si sono presentati nella sede dell'azienda ed hanno elevato nei confronti dell'amministratore contestazioni di natura sia amministrativa che penale.

Manifesto la mia piena solidarietà alle ispettrici fatte oggetto delle pesanti minacce –ha dichiarato Giordano -. L'Ispettorato continua a lavorare con serietà, professionalità e determinazione, scovando le sacche di illegalità che si annidano nel mondo del lavoro. Ancora una volta ci tocca subire reazioni violente: era già accaduto qualche mese fa in provincia di Taranto, ora è successo a Milano. È evidente che abbiamo toccato un nervo scoperto.

Chi non rispetta le regole e mal sopporta il nostro lavoro, sappia che dovrà risponderne in sede giudiziaria: nessuno può pensare di minacciare o aggredire le nostre ispettrici e i nostri ispettori e farla franca. Le intimidazioni non ci intimoriscono: semmai, rafforzano la nostra consapevolezza di avere intrapreso la strada giusta, a tutela dell'economia sana e dei lavoratori“.

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