Seguici su

ITL Cagliari-Oristano: controlli in cooperativa agricola

IIL Centro (Roma)
IAM Cagliari – Oristano
Archivio

Quattrocento lavoratori coinvolti in due anni di indagini

Pubblicazione: 22 Dicembre 2021

Ultimo aggiornamento: 02 Gennaio 2023

Retribuzioni inferiori rispetto a quelle previste dai contratti collettivi, ore di lavoro "tagliate" in busta paga e sfruttamento della manodopera

E' quanto è emerso a seguito dell'analisi dei documenti sequestrati in occasione dell'accesso effettuato dagli ispettori dell'ITL di Cagliari-Oristano nel dicembre 2019, su delega dell'autorità giudiziaria, nella sede di una cooperativa agricola della provincia. Quattrocento i lavoratori coinvolti nel periodo preso in esame, che va dal 2017 al 2019.

Nel corso della verifica, il personale dell'Ispettorato, in sinergia con i militari del Nucleo della Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Oristano, aveva proceduto alla perquisizione della sede della cooperativa e all'assunzione a sommarie informazioni di un cospicuo numero di lavoratori presenti in sede, nonché al sequestro dei documenti contabili ed extracontabili e di due computer che contenevano dati utili alle indagini.

Le indagini hanno permesso di appurare che la cooperativa avrebbe assunto e impiegato manodopera sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno.

Infatti, le ore lavorative indicate nelle buste paga non corrispondevano a quelle effettivamente prestate dai lavoratori e questi, anziché percepire la retribuzione oraria che figurava sui documenti ufficiali e che è prevista dai contratti sottoscritti, ricevevano un compenso orario netto che oscillava tra i 4,5 e i 6 euro, nettamente inferiore a quello previsto dai contratti. Peraltro, il lavoro veniva retribuito sempre allo stesso modo, indipendentemente dal fatto che fosse di natura ordinaria, straordinaria e/o festiva.

La riprova è arrivata dall'esame della "contabilità parallela" tenuta dall'impiegata amministrativa della cooperativa, che rendicontava le ore effettivamente prestate dai dipendenti per ciascun giorno/mese di riferimento e i calcoli effettuati al fine di determinare le spettanze.

In virtù dei "tagli" alle retribuzioni, la cooperativa avrebbe ottenuto in tre anni un indebito risparmio di imponibile lordo pari ad € 3.668.412,00.

I controlli hanno evidenziato anche violazioni in materia di orario di lavoro: in particolare, si è riscontrata la violazione dei riposi giornalieri e settimanali nel corso di ciascun anno preso in esame, nonché – per diversi lavoratori - violazioni amministrative riguardanti il superamento dell'orario medio di lavoro (comprensive delle ore di lavoro straordinario) nel periodo di riferimento.

Peraltro, le ore di straordinario non sarebbero state compensate né con la giusta retribuzione né con periodi di riposo compensativo; l'orario svolto come straordinario non sarebbe stato nemmeno retribuito in modo forfettizzato tramite accordo sindacale; in molti casi lo straordinario sarebbe stato superato anche come limite complessivo annuale.

L'indagine ha consentito di accertare che la cooperativa agricola sfruttava sia le particolari esigenze economiche dei singoli lavoratori, sia la generale condizione di crisi del mercato del lavoro, prediligendo dipendenti che, per necessità, sono indotti a sottostare alle condizioni imposte ed essere meglio disponibili a effettuare più ore di lavoro. A tutti gli effetti, sarebbe stato costituito un vero e proprio "cartello" caratterizzato dall'abuso di posizione dominante, tale da consentire di imporre condizioni di lavoro retribuite in misura inferiore rispetto a quanto previsto dai contratti, radicando nei dipendenti la consapevolezza che, qualora non avessero accettato di sottostare a tali condizioni, ci sarebbe stato qualcun altro pronto a prendere il "loro" posto.

Le sanzioni amministrative conseguenti verranno contestate a breve alla ditta.

"Gli ispettori dell'ITL di Cagliari-Oristano – ha dichiarato il direttore dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano– hanno messo a segno un'importante operazione in un settore che, purtroppo, è ancora permeato di illegalità. Grazie al loro lavoro si è disvelata una realtà di mancate tutele e approfittamento del bisogno, che coinvolge un elevato numero di lavoratori, sfruttati da imprenditori privi di scrupoli e riottosi al rispetto delle leggi".

In evidenza dalle Sedi