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Scoperti lavoratori in nero, caporalato e violazioni in materia di orari e sicurezza

Pubblicazione: 22 Dicembre 2021

Ultimo aggiornamento: 09 Febbraio 2023

Prato, report dell'attività di vigilanza delle Task Force: caporalato, lavoro nero, violazioni in materia di orario di lavoro e in materia di sicurezza sul lavoro

E' questo il quadro che emerge a seguito dell'attività di vigilanza compiuta nell'arco di quattro settimane da diverse task force dell'Ispettorato del Lavoro, che hanno ispezionato i settori della produzione e commercio di confezioni, manifattura, laboratori di produzione sofà, negozi all'ingrosso e laboratori di conceria della città e della provincia di Prato.

In particolare, nella settimana dal 22 al 26 novembre, gli ispettori dell'ITL di Prato e dell'ITL di Roma hanno verificato - congiuntamente a INPS, INAIL, Carabinieri ITL di Prato, Carabinieri del Nucleo Operativo di Roma, mediatori con l'ausilio di interpreti – 13 laboratori di confezionamento e 2 esercizi di vendita. I controlli hanno riguardato la regolare costituzione dei rapporti di lavoro, il rispetto dei contratti collettivi e delle norme in materia di salute e sicurezza.

Dalle verifiche tecniche sono emerse, per 3 aziende, violazioni delle norme in materia di viabilità, emergenza, climatizzazione, areazione e, per una, violazioni riguardanti la rimozione dei dispositivi di sicurezza delle macchine

Dalle verifiche amministrative è emersa l'occupazione irregolare di 32 lavoratori, dei quali 16 sprovvisti di permesso di soggiorno; ciò ha determinato la denuncia all'Autorità giudiziaria di 6 datori di lavoro e l'arresto di uno di loro, nonché l'adozione di 9 provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale. Sono state, infine, effettuate 2 denunce per il reato di caporalato.

Nella settimana dal 29 novembre al 3 dicembre, personale degli ITL di Roma e Livorno ha sottoposto a controlli realtà imprenditoriali operanti nel territorio della provincia di Prato e della zona di Montemurlo/Agliana, con particolare attenzione ai settori del confezionamento in serie di articoli di abbigliamento, manufattura, laboratori di produzione sofà. Gli accessi ispettivi sono stati effettuati congiuntamente ai carabinieri del NIL (Nucelo tutela del lavoro) di Prato, all'INPS, all'INAIL, ai mediatori OIM, al personale della Polizia Municipale e della ASL di Prato, con l'ausilio dell'interprete di lingua cinese. I controlli hanno riguardato la regolare costituzione dei rapporti di lavoro e il rispetto dei contratti di lavoro.

Dalle verifiche tecniche sono emerse irregolarità amministrative e penali, ed in particolare: lavoro nero, occupazione di manodopera priva di regolare permesso di soggiorno, violazioni in materia di orario di lavoro e di riposi giornalieri e settimanali, omessa tracciabilità del pagamento delle retribuzioni. In 2 casi sono state riscontrate possibili situazioni di sfruttamento dei lavoratori, che saranno approfondite nel corso della verifica ispettiva. Tre le aziende e 26 le posizioni lavorative esaminate nel corso dell'accesso ispettivo, che ha condotto a 3 provvedimenti di sospensione per l'impiego irregolare di 11 lavoratori, dei quali 7 privi del permesso di soggiorno.

Nella settimana dal 6 al 11 dicembre,, nell'ambito della vigilanza straordinaria prevista dal "Progetto A.L.T. CAPORALATO!", l'ITL di Prato ha coordinato una task-force composta da ispettori interni e da ispettori provenienti dagli ITL di Como-Lecco, Roma e Teramo, unitamente al personale del NIL di Prato, dei Carabinieri Forestali di Prato, della Polizia Municipale di Prato, dei mediatori culturali dell'OIM, dei funzionari di vigilanza dell'INPS e dell'INAIL della Regione Toscana, con l'ausilio di interpreti di lingua cinese.

Dieci gli accessi ispettivi effettuati in laboratori di confezioni e negozi all'ingrosso ubicati nel Comune di Prato.

Le aziende ispezionate sono risultate tutte irregolari: 6 lavoratori erano sprovvisti di titolo di soggiorno idoneo allo svolgimento di attività lavorativa sul territorio nazionale.

Sono stati adottati 7 provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale, 5 dei quali per lavoro nero, 1 per violazioni in materia di sicurezza (mancata redazione del documento di valutazione dei rischi) e 1 per entrambe le tipologie di violazione (lavoro nero, mancata formazione, omessa sorveglianza sanitaria, omessa nomina del medico competente).

Sono state altresì accertate violazioni in materia di sicurezza e per l'installazione di telecamere in assenza di autorizzazione, e sono stati effettuati dei recuperi per finti contratti di part-time.

Individuato anche un caso di indebita percezione dell'indennità di disoccupazione.

Sono al vaglio, infine, ipotesi di sfruttamento lavorativo.

Nella settimana dal 13 al 17 dicembre, l'attività di vigilanza della task effettuata da ispettori dell'ITL di Roma ha avuto ad oggetto realtà imprenditoriali operanti nel territorio della provincia di Prato e della zona di Montemurlo ed ha interessato i settori del confezione in serie di articoli di abbigliamenti, manifattura e laboratori di conceria. Gli accessi ispettivi sono stati effettuati assieme al NIL di Prato, a personale INPS e INAIL, ai mediatori OIM, al personale della Polizia Municipale e della ASL di Prato, con l'ausilio dell'interprete di lingua cinese.

Le verifiche hanno riguardato la regolare costituzione dei rapporti di lavoro e il rispetto dei contratti collettivi. Dalle verifiche tecniche sono emerse irregolarità amministrative e penali, ed in particolare lavoro nero, occupazione di manodopera priva di regolare permesso di soggiorno, violazioni in materia di orario di lavoro e di riposi giornalieri e settimanali, omessa tracciabilità del pagamento delle retribuzioni, pagamento a cottimo. In due casi sono state riscontrate possibili situazioni di sfruttamento dei lavoratori che saranno approfondite nel corso della verifica.

Sono state, altresì, elevate le sanzioni previste a carico dei lavoratori e del datore di lavoro per la presenza sui luoghi di lavoro di dipendenti sprovvisti di green pass.

Ventinove le posizioni lavorative esaminate e 4 le aziende ispezionate nel corso della verifica, che ha condotto all'adozione di 3 provvedimenti di sospensione per l'impiego irregolare di 13 lavoratori, 7 dei quali privi di permesso di soggiorno.

"Il lavoro delle nostre task force continua a produrre ottimi risultati – ha dichiarato il direttore dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano– disvelando casi di sfruttamento, di caporalato e di violazione delle norme in materia di sicurezza in diversi settori produttivi. Gli ispettori degli ITL di Prato, Roma, Como-Lecco, Teramo e Livorno sono stati impegnati, con sacrificio e dedizione, in un'attività ad ampio raggio, tesa alla piena affermazione della legalità e alla tutela dei lavoratori".

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