ITL Bari: lavoro nero e scarsa sicurezza in un laboratorio tessile
Tra i 12 lavoratori in nero c’erano 3 percettori del reddito di cittadinanza
Pubblicazione: 16 Dicembre 2021
Ultimo aggiornamento: 02 Gennaio 2023
Lavoro nero e sicurezza, pesante il bilancio di una verifica effettuata nei giorni scorsi dagli ispettori e militari dell'Ispettorato territoriale del lavoro di Bari: in un laboratorio di confezioni e manifattura tessile è stata accertata l'attività di 12 lavoratori in nero, in prevalenza donne, tra cui 3 componenti di nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza. Nell'immediatezza della verifica il personale ispettivo ha adottato un provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale sia per il tasso di lavoro nero, ben al di sopra del limite del 10% dell'organico fissato dalla legge, sia per le numerose violazioni in materia di salute e sicurezza, tra cui la mancata sorveglianza sanitaria, l'assenza di formazione e informazione sui rischi connessi all'attività lavorativa, la mancata osservanza degli obblighi previsti a carico del medico competente, la mancata fornitura ai lavoratori dei necessari dispositivi di protezione individuale. Per la ripresa dell'attività il datore di lavoro dovrà regolarizzare tutti i lavoratori in nero, e dovrà assicurare l'adempimento delle prescrizioni in materia di sicurezza, al fine di garantire condizioni di lavoro dignitose al personale occupato in maniera irregolare.