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ITL Ravenna: finti lavoratori autonomi, lavoro nero e scarsa sicurezza in cantiere edile

IIL Nord-Est (Venezia)
ITL Ravenna-Forlì-Cesena
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Recuperati 75mila euro di contributi evasi

Pubblicazione: 15 Dicembre 2021

Ultimo aggiornamento: 02 Gennaio 2023

Le irregolarità sono state accertate dall’Ispettorato del Lavoro di Ravenna, nell’ambito di controlli che hanno interessato un cantiere edile nel territorio di Ravenna.

Gli ispettori, hanno trovato intenti al lavoro alcuni operai e da verifiche disposte, hanno scoperto che gli stessi non erano stati assunti come operai edili (secondo il Contratto collettivo del settore edilizia), ma erano stati inquadrati come lavoratori autonomi, risultati essere non genuini.

Il meccanismo messo in atto dal titolare della impresa, aveva consentito allo stesso di evadere - nel periodo dal 2017 al 2021 – la contribuzione obbligatoria pari a 75 mila euro; inoltre, le finte posizioni di lavoratori autonomi, avevano permesso al datore di lavoro di non versare nemmeno le dovute ritenute alla Cassa Edile.

Nel corso delle verifiche è stato anche accertato che un lavoratore era completamente in nero, mentre un altro lavoratore aveva percepito 500 euro “fuori busta”, mentre ad altri lavoratori erano state registrate nelle buste paghe ore di assenza ma nei fatti avevano lavorato; questo sistema consentiva al datore di lavoro di versare meno contributi.

Da verifiche nel cantiere, gli ispettori hanno riscontrato, anche, che il ponteggio era stato montato senza le protezioni dalle cadute dall’alto.

Si evidenzia il ruolo importante dell’Ispettorato del Lavoro di Ravenna, a presidio di legalità e sicurezza per lavoratori e per le imprese nei casi anche di concorrenza sleale. All’esito della verifica sono state comminate sanzioni pari a 13 mila euro.

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