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Cinque dipendenti senza contratto. Sanzioni per 90mila euro e sospensione dell'attività imprenditoriale

Pubblicazione: 29 Novembre 2021

Ultimo aggiornamento: 06 Marzo 2023

L’Ispettorato territoriale del lavoro di Varese controlla due ristoranti: lavoratori “in nero”, scarsa sicurezza e niente green pass

Cinque dipendenti senza contratto. Sanzioni per 90mila euro e sospensione dell'attività imprenditoriale

Varese, 27 novembre 2021 –L'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Varese ha effettuato ieri sera due ispezioni in altrettanti ristoranti gestiti da cittadini di nazionalità cinese.

Gli ispettori, che hanno operato con la collaborazione dei carabinieri del Nucleo Tutela Lavoro e dell'Arma territoriale, hanno sottoposto a controllo 36 lavoratori di cui 5 sono risultati sprovvisti di un regolare contratto. Pertanto, nei confronti del titolare dell'impresa è stato disposto un provvedimento di sospensione dell'attività per lavoro "in nero".

La verifica ha consentito di accertare anche una serie di gravi violazioni in materia di sicurezza, a seguito delle quali è stato emesso un secondo provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale.

Il controllo ha riguardato pure le regole sul distanziamento: 15 avventori sono stati sanzionati perché risultati sprovvisti del green pass. Per la stessa violazione è stata sanzionata anche la titolare di uno dei ristoranti.

Nei confronti dei proprietari dei due esercizi è altresì scattata una sanzione per omesso controllo sui green pass.

In totale, nei due ristoranti, gli ispettori del lavoro hanno elevato ammende e sanzioni amministrative per un importo di circa 90.000 euro.

"Voglio rivolgere il mio plauso al personale dell'Ispettorato di Varese – ha dichiarato il direttore dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano – per l'importante operazione messa a segno. Le irregolarità riscontrate nei due ristoranti sottoposti a controllo dimostrano che la sicurezza sul lavoro e lo sfruttamento della manodopera continuano a rappresentare una piaga, che va eliminata attraverso un'azione di controllo costante e capillare come quella che stiamo portando avanti da mesi. A queste irregolarità si aggiungono, in questa fase storica, anche quelle legate al mancato distanziamento, che va sanzionato perché si traduce in un pericolo per la salute pubblica".

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