ITL Viterbo: in nero nei campi con il reddito di cittadinanza
Proseguono i controlli in agricoltura per la tutela dei lavoratori occupati con scarse tutele
Pubblicazione: 25 Novembre 2021
Ultimo aggiornamento: 02 Gennaio 2023
L'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Viterbo la settimana scorsa ha controllato dodici aziende in tutta la provincia, nell'ambito dell'attività di contrasto al lavoro nero e al caporalato nel settore dell'agricoltura.
Nel corso della vigilanza gli ispettori del lavoro hanno sospeso due attività imprenditoriali che occupavano quattro lavoratori completamente in nero; due di essi, sulla base delle immediate verifiche effettuate sulle banche dati, risultavano essere percettori di reddito di cittadinanza: a loro carico si è provveduto alle comunicazioni all'INPS per l'immediata decadenza dal beneficio.
Sul fronte del lavoro nero, tre delle dodici aziende oggetto di verifica sono già risultate irregolari, ma il bilancio potrebbe peggiorare poiché sono in corso ulteriori accertamenti documentali sulle restanti aziende anche per altre ipotesi di violazione in materia di orario di lavoro, infedeli registrazioni sul libro unico e tracciabilità delle retribuzioni corrisposte ai lavoratori, nonché per il controllo sulla conformità delle retribuzioni stesse ai contratti collettivi di riferimento.
A verifiche in corso sono stati già addebitati ai due datori di lavoro nero 5.000 euro a titolo di somme aggiuntive per la revoca dei provvedimenti di sospensione adottati, mentre le sanzioni dovute sono, ad oggi, pari a 8.640 euro per l'occupazione in nero dei lavoratori percettori del reddito di cittadinanza e a 7.200 euro per l'occupazione di altri due lavoratori in nero, ferme le ulteriori sanzioni irrogabili all'esito degli accertamenti in corso ed i relativi recuperi contributivi.