ITL Ravenna-Forlì-Cesena: truffa sul TIR, autista alla guida mentre era in CIG
Gli ispettori del lavoro di Ravenna denunciano il datore e il dipendente per truffa
Pubblicazione: 05 Novembre 2021
Ultimo aggiornamento: 05 Gennaio 2023
Percepiva la Cassa Integrazione COVID 19 ma nei fatti guidava, per conto del datore di lavoro, un autoarticolato per il trasporto di merci. La truffa ai danni dell'INPS è stata accertata dal personale dell'Ispettorato del Lavoro di Ravenna-Forlì-Cesena, nell'ambito di controlli riguardanti gli autotrasporti su gomma.
Gli ispettori del lavoro della sede di Ravenna, a seguito di controlli sul dispositivo tachigrafico del mezzo, hanno rilevato diverse violazioni alla normativa che disciplina i periodi di riposo e di guida giornalieri e settimanali, con sanzioni amministrative pari a 31.000 euro a carico del Datore di lavoro e dello stesso autista, cittadino extra-Ue ma, fatto ancor più grave per il profilo penale, hanno appurato che le giornate in cui lo stesso conducente risultava essere al volante venivano comunicate all'INPS come Cassa Integrazione COVID19, e così risultavano anche nelle corrispondenti buste paga.
L'illecito modus operandi, messo in atto dal datore di lavoro d'accordo con il proprio dipendente si concretizzava nel pagamento di stipendi "in nero" - che venivano giustificati come anticipo COVID19 - e da un successivo ulteriore pagamento di Cassa Integrazione da parte dell'INPS.
Il meccanismo consentiva all'autista di percepire, oltre la retribuzione esente da contributi, anche la Cassa Integrazione COVID 19, e al datore di lavoro di pagare stipendi senzaversare l'obbligatoria contribuzione.
Oltre alle sanzioni amministrative relative alle violazioni dei Regolamenti UE all'esito dei controlli i trasgressori sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria per truffa ai danni dello Stato.