Comunicato stampa
Ispettorato del lavoro di Ancona: task force "A.L.T. Caporalato!" in agricoltura
Pubblicazione: 20 Agosto 2021
Ultimo aggiornamento: 09 Gennaio 2023
ISPETTORATO DEL LAVORO DI ANCONA:
TASK FORCE "A.L.T. CAPORALATO!" IN AGRICOLTURA
CONFERMATO LO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO NEL SETTORE AGRICOLO ALL'ESITO DELLE INDAGINI COORDINATE DALLA PROCURA DI ANCONA
L'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ancona ha coordinato una task force per un'attività di vigilanza straordinaria nel settore agricolo della zona di Ancona e di alcune province limitrofe nell'ambito del progetto "A.L.T. Caporalato!". All'operazione hanno partecipato gli Ispettorati del Lavoro di Roma e Perugia; la Guardia di Finanza e i mediatori dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).
L'attività di vigilanza ha interessato 70 imprese agricole attive in diversi comuni, anche fuori regione, presso le quali sono state controllate le posizioni di 207 lavoratori di cui 8 cittadini italiani, e 199 lavoratori provenienti da Paesi extra UE, in prevalenza dal Pakistan e i restanti dal Senegal, Gambia, India, Mali, Nigeria, Afghanistan.
La task force si è concentrata principalmente sulla prosecuzione di indagini per caporalato e sfruttamento lavorativo, dirette dalla Procura di Ancona e condotte dall'ITL di Ancona congiuntamente alla Guardia di Finanza.
Al termine delle indagini sono stati rilevati illeciti per sfruttamento lavorativo di alcuni cittadini pakistani e di una cittadina italiana, per retribuzioni palesemente difformi dalle previsioni contrattuali; inoltre, è emersa una reiterata violazione in materia di orari di lavoro e ferie e inosservanza delle prescrizioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche simulazione di finte assunzioni.
Allo stato degli atti, e in attesa della produzione della documentazione, gli ulteriori accertamenti hanno riguardato anche gli appalti stipulati (65 in tutto) dalle aziende utilizzatrici in quanto illeciti e privi dei presupposti di legge. Si è proceduto con applicazione delle relative sanzioni e con conseguente recupero anche dei contributi previdenziali e assicurativi.
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