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COMUNICATO STAMPA

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Ispettorato Territoriale del Lavoro di Verona: Task Force per il Progetto “A.L.T. Caporalato!”

Pubblicazione: 17 Agosto 2021

Ultimo aggiornamento: 09 Gennaio 2023

ISPETTORATO TERRITORIALE DEL LAVORO DI VERONA:TASK FORCE PER IL PROGETTO "A.L.T. CAPORALATO!"


NELLA LOGISTICA SOLO 4 IMPRESE RISULTANO REGOLARI

Una task force composta dagli Ispettorati Territoriali del Lavoro di Verona – quale coordinatore – di Alessandria, Varese, Como-Lecco Savona e Treviso, a cui hanno partecipato i mediatori culturali messi a disposizione dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, ha effettuato nel mese di maggio controlli nel territorio veronese nel settore merceologico della "logistica". L'attività si inserisce nell'ambito del progetto di vigilanza multi-agenzia, "A.L.T. Caporalato!", finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L'attività di vigilanza straordinaria si è estesa oltre che nelle aree limitrofe alla città di Verona, importante crocevia per le merci europee (Quadrante Europa – primo Interporto italiano), anche in diversi comuni del territorio e ha interessato complessivamente 21 imprese di varie dimensioni nei confronti delle quali solo 4, al momento, sono risultate regolari.

Nel corso degli accertamenti sono state controllate le posizioni lavorative di 155 lavoratori del settore logistico di cui 98 cittadini italiani, 17 cittadini comunitari e 40 provenienti da Paesi extra-UE.

Gli accertamenti ispettivi risultano tutt'ora in corso, tuttavia già in occasione dell'accesso ispettivo sono stati riscontrati illeciti per lavoro "in nero", violazioni in materia contrattuale e di orario di lavoro riferiti a 31 lavoratori.

Al termine degli accertamenti attualmente in corso, sarà possibile verificare l'emergere di ulteriori ipotesi di irregolarità.

IN AGRICOLTURA SI CONFERMA IL RICORSO AL LAVORO NERO

Sempre nell'ambito del progetto "A.L.T. Caporalato!" nella zona di Verona, dal 26 al 31 luglio, è stata eseguita un'operazione di vigilanza nel settore agricolo condotta da una task force coordinata ancora dall'Ispettorato del Lavoro di Verona congiuntamente con gli Ispettorati del Lavoro di Teramo e Torino, il Servizio di Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro dell'AUSL scaligera e con la partecipazione dei mediatori culturali messi a disposizione dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.

L'attività di vigilanza ha interessato 8 imprese agricole attive in diversi comuni della "bassa veronese" presso le quali sono state controllate le posizioni di 82 lavoratori di cui 10 cittadini italiani, 18 lavoratori comunitari e 54 lavoratori provenienti da Paesi extra UE, in particolare da Marocco, Albania, Gambia, India, Mali, Nigeria, Pakistan, Senegal e Liberia.

Allo stato degli atti, e in attesa della produzione della documentazione, sono stati individuati 7 lavoratori in nero di cui 2 cittadini comunitari, 3 cittadini di Paesi extra UE provvisti di permesso per lavoro subordinato e due cittadini di Paesi extra UE provvisti di titolo abilitante alla permanenza sul territorio nazionale, ma non collocabili.

Sono stati adottati 3 provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale per impiego di personale, non risultante dalla documentazione obbligatoria, superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro.

Nell'ambito degli interventi congiunti, i funzionari dello SPISAL hanno rilevato e contestato violazioni in materia di sicurezza delle macchine e delle attrezzature, di carenza delle misure di prevenzione per il rischio COVID 19 nei dormitori, di mancata sorveglianza sanitaria e della formazione, nonché dell'adozione di misure di prevenzione attuate per il rischio da colpo di calore.

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