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ITL Potenza-Matera, task force per il Progetto Su.Pre.Me.

Pubblicazione: 13 Agosto 2021

Ultimo aggiornamento: 09 Febbraio 2023

ISPETTORATO DEL LAVORO DI POTENZA-MATERA: TASK-FORCE PER LA LOTTA AL CAPORALATO E ALLO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO

Ispezionate 185 aziende e verificate 1209 posizioni lavorative di cui 63 "in nero"

L'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera ha coordinato una task-force ispettiva cha ha svolto un'attività di vigilanza nel settore dell'agricoltura al fine di contrastare i fenomeni di caporalato e sfruttamento lavorativo.

L'iniziativa si è svolta nell'ambito del progetto Su.Pr.Eme , finanziato nell'ambito dei fondi AMIF – Emergency Funds (AP2019) della Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs e che vede in campo un ampio partenariato guidato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro; dalla Direzione Generale Immigrazione (Lead partner); dalla Regione Puglia (Coordinating Partner) insieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia; dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Nova consorzio nazionale,.

In un arco temporale di 7 settimane i controlli hanno interessato le aziende agricole più importanti per tipologie di coltivazioni e numero di dipendenti nella fascia del Metapontino. Sono state ispezionate 185 aziende, controllati 1209 lavoratori (di cui 537 italiani, 288 comunitari prevalentemente di nazionalità rumena e 384 lavoratori provenienti da Paesi extra-UE). Dagli accertamenti sono risultate 63 posizioni lavorative "in nero", di cui 21 italiani, 38 provenienti da Paesi extra-UE e 4 comunitari.

L'attività di vigilanza, organizzata secondo il modello multi-agenzia, sotto il coordinamento dell'Ispettorato del Lavoro di Potenza-Matera, si è avvalsa della collaborazione di Ispettorati delle zone limitrofe; dei funzionari INPS; del personale dell'ASM (Azienda sanitaria di Matera); dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Lavoro dell'Ispettorato del Lavoro di Potenza-Matera e con il fondamentale apporto dei mediatori culturali dell'OIM.

Nelle operazioni sono state essenziali le segnalazioni fornite dai mediatori culturali che hanno permesso di rilevare un fenomeno di sfruttamento lavorativo che è sfociato, attraverso gli accertamenti condotti nei giorni successivi insieme con gli ispettori ASM, in una informativa all'Autorità giudiziaria per il reato di "intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro" (art. 603 bis c.p.). Per il caso specifico, attraverso il lavoro dei mediatori culturali e dei loro referenti, è stata allertato anche il CESTRIM (Centro anti tratta) per fornire una collocazione alloggiativa e lavorativa ai 3 lavoratori extracomunitari, vittime dello sfruttamento.

Gli accertamenti ispettivi sono ancora in corso per valutare se sussistono eventuali ulteriori elementi di irregolarità.

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