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ITL Ravenna: lavoro nero nelle Residenze per anziani

IIL Nord-Est (Venezia)
ITL Ravenna-Forlì-Cesena
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Case per anziani: Lavoro “nero”, fuori busta, mancati riposi e superamento dei limiti di Legge per gli straordinari.

Pubblicazione: 22 Giugno 2021

Ultimo aggiornamento: 09 Gennaio 2023

Proseguono i controlli dell'Ispettorato del Lavoro di Ravenna, per contrastare - in tutto il territorio di Ravenna e provincia – l’occupazione di manodopera irregolare ed i fenomeni di evasione contributiva e di concorrenza sleale.

A seguito di una vasta e mirata operazione che ha interessato le case famiglie e di assistenza anziani nel territorio Ravennate, il personale ispettivo dell’Ispettorato di Ravenna, ha scoperto - in diverse strutture -
alcuni lavoratori che prestavano attività di assistenza agli anziani, sprovvisti di ogni contratto di lavoro. Nel corso delle verifiche – che hanno interessato gli anni 2018 – 2021 - gli ispettori hanno accertato che su decine di posizioni lavorative, la metà era completamente sconosciuta al Centro per l’Impiego, all’INPS e dall’INAIL; due lavoratori avevano lavorato, senza coperture previdenziali e senza alcuna comunicazione di avvio al lavoro, per 6 mesi.

I lavoratori in nero venivano occupati anche in turni di notte, e i datori di lavoro non li avevano sottoposti nemmeno alle visite mediche di idoneità al lavoro notturno, con danno alla sicurezza ed alla integrità psicofisica degli addetti.

Nelle fasi dei controlli, è stato accertato che anche parte dei lavoratori regolari con il contratto non avevano fatto le visite mediche per la idoneità a svolgere il lavoro nei turni notturni.

Da attività di verifica sulla tracciabilità dei pagamenti stipendiali, gli ispettori hanno anche accertato che alcuni lavoratori, prendevano lo stipendio fuori busta con importi diversi da quelli segnati nelle buste paghe. Da ulteriori approfondimenti investigativi, è stato accertato che parte dei lavoratori lavoravano per 7 giorni su7 senza riposi e superando – negli anni in verifica - i limiti di straordinari previsti dalla Legge e dal Contratto Collettivo.

Sono state accertate violazioni per 60 mila euro e sono stati recuperati gli imponibili previdenziali per un ammontare di 50 mila euro.

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