ITL Ferrara-Rovigo: trovati 5 lavoratori in nero in un laboratorio di pelletteria, sospesa l’attività imprenditoriale
Gli Ispettori del Lavoro di Rovigo hanno effettuato un controllo presso un laboratorio di produzione e lavorazione di prodotti di pelletteria
Pubblicazione: 23 Marzo 2018
Ultimo aggiornamento: 02 Febbraio 2023
Nella notte tra il 21 ed il 22 marzo 2018 gli Ispettori del Lavoro di Rovigo, unitamente ai Carabinieri del relativo Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno effettuato un controllo presso un laboratorio di produzione e lavorazione di prodotti di pelletteria situato nel comune di Arquà Polesine, gestito da un imprenditore di nazionalità cinese.
L'attività ha consentito l'individuazione di 14 lavoratori stranieri, tutti di etnia cinese, impegnati nella lavorazione di prodotti in pelle; 5 dei lavoratori impiegati sono risultati "in nero", ossia privi di qualsiasi copertura previdenziale e assicurativa; di questi, 2 sono risultati clandestini e 2 minorenni.
Dalla verifica sono emerse anche gravissime condizioni igieniche e sanitarie, dovute anche al fatto che nel laboratorio era stato ricavato un dormitorio di fortuna per i lavoratori. Il laboratorio, inoltre, è risultato privo della dotazione obbligatoria di estintori antincendio nonostante in esso fossero presenti ed utilizzati prodotti a forte rischio di infiammabilità. Infine, i lavoratori, nonostante utilizzassero prodotti fortemente irritanti per l'apparato respiratorio e per la cute, erano sprovvisti di dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, ecc.).
Gli Ispettori del lavoro hanno, pertanto, disposto l'immediata sospensione dell'attività imprenditoriale, ordinando la regolarizzazione dei lavoratori "in nero" e la messa a norma delle irregolarità riscontrate.
Sono state, di conseguenza, irrogate sanzioni amministrative pari a 14mila euro oltre alla contestazione, in capo al gestore del laboratorio, del reato di occupazione di stranieri non comunitari privi di permesso di soggiorno.