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ITL Potenza-Matera: “operazione coriandolo 2018”, 18 aziende ispezionate di cui 14 irregolari e 7 sospese

IIL Sud (Napoli)
ITL Potenza – Matera
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"Operazione coriandolo", svolta nel settore dei pubblici esercizi

Pubblicazione: 21 Febbraio 2018

Ultimo aggiornamento: 01 Febbraio 2023

Nel corso delle ricorrenze del Carnevale 2018 e della festività di San Valentino, l'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera ha portato a termine un'attività di vigilanza mirata, denominata "operazione coriandolo", svolta nel settore dei pubblici esercizi quali ristoranti, pub e locali notturni.

Nell'operazione sono stati coinvolti Ispettori del lavoro tecnici e ordinari, oltre ai militari dei NIL di Potenza e Matera e, in alcuni casi, Carabinieri appartenenti alle Stazioni o alle Compagnie presenti sul territorio.

Le azioni di contrasto ai vari aspetti di irregolarità in materia lavoristica sono state svolte in vari centri della Basilicata, in particolare nelle città capoluogo di Potenza e Matera (zona sassi) e in alcuni noti Comuni come Maratea, Picerno e Genzano di Lucania.

L'operazione coriandolo si è conclusa con 18 aziende ispezionate, di cui 14 risultate irregolari e 7 sospese, in quanto impiegavano lavoratori "in nero" in una percentuale pari o superiore al 20% del totale degli occupati.

I lavoratori interessati dai controlli sono stati 61 e di questi 20 sono risultati "in nero", ovvero completamente sconosciuti all'amministrazione.

Tra le violazioni riscontrate, particolare rilievo ha assunto l'irregolare ricorso al lavoro intermittente, in quanto non debitamente comunicato; in particolare 5 sono state le assunzioni irregolari di lavoratori intermittenti accertate e sanzionate.

Al termine delle attività di vigilanza poste in essere con l'operazione coriandolo, sono state comminate sanzioni per lavoro nero pari a 60mila euro, per sospensione delle attività imprenditoriali pari a 13.650 euro, per lavoro intermittente non comunicato pari a 4mila euro, oltre a 2.500 euro per altre irregolarità.

In conclusione, gli esiti dell'operazione hanno evidenziato un tasso di lavoro irregolare molto elevato, pari ad una percentuale del 72%, mentre la percentuale di lavoratori "in nero" si è assestata sul 32% dei lavoratori impiegati.

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